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AUTONOMIA CONTRATTUALE E RUOLO DEL GIUDICE NEL DIRITTO COMPARATO IN TEMA DI TERMINATION OF CONTRACT

Il progetto è volto primariamente ad analizzare le forme di scioglimento del contratto ed in particolare le novità legislative sul tema, come la rilevanza o meno dell’imputabilità che in Germania, a seguito della riforma delle obbligazioni, sembra rilevare solo ai fini del risarcimento. Parallelamente si dovranno analizzare i recentissimi progetti di riforma che sono stati presentati in Francia proprio al fine offrire una maggiore semplificazione e sistematicità alla materia. Si tratta dell'Avant Projet de réforme du droit des obligations et de la prescription, ove il giurdice è privato di ogni potere di intervento, del progetto elaborato dalla Chancellerie che appare tenere in maggiore considerazione i Principi di diritto europeo dei contratti ed i Principi Unidroit relativi ai contratti del commercio internazionale, ed, infine, del progetto Terré. Il ricorso alla giustizia privata, intesa non in termini punitivi, bensì difensivi sembra la nuova risposta alle forme di inesecuzione del contratto. Necessario sarà comprendere a quali esigenze o valori si ispirano queste forme di giustizia che conducono alla termination of contract, che variano a seconda che l’attenzione sia rivolta all’esperienza francese, tedesca o italiana, per poi capire quale sono le nuove assonanze con i sistemi di common law, ove i “rimedi di giustizia privata” sembrano ispirarsi ad un’esigenza pragmatica, influenzata da regole procedurali. La visione economica dei rapporti contrattuali, intesa come scambio di ricchezze, è quella che d’altronde caratterizza il diritto anglosassone, ove l’autonomia delle parti si fortifica, proprio perché l’interesse contrattuale riposa sulla sua efficacia ed utilità per cui quando il contratto per una ragione o per un’altra non sia più conforme agli interessi delle parti, deve essere possibile alla parte non più interessata di svincolarsi dal contratto. La ricerca dovrà valutare l’attuale valenza della regola generale che vige in tema di risoluzione contrattuale, per cui è obbligatorio il ricorso al giudice, quale unica autorità competente a svincolare le parti dagli obblighi assunti con il contratto ed a pronunziare lo scioglimento del contratto. In un secondo momento dovranno essere analizzate le forme derogatorie alla risoluzione giudiziaria, al di là delle ipotesi in cui è consentito alle parti di inserire nel contratto clausole risolutorie, per misurare la nuova libertà contrattuale attribuita alle parti, su ispirazione dell’idea che le parti sono perfettamente capaci di gestire il rischio delle sopravvenienze onerose. Questo nuovo divenire dovrà cogliere le assonanze con il diritto anglosassone ove le parti da sempre hanno un ruolo precipue, anche se il giudice, in particolare negli Stati Uniti, in tema di termination, ha un forte potere decisionale nel determinazione il quantum del risarcimento. Da ultimo, l’analisi dovrà delineare il giusto equilibrio tra autonomia delle parti e potere d’intervento giudiziale in tema di termination of contract anche alla luce delle linee trattate dal Draft of Common Frame of Referance, proprio al fine di ipotizzare una disciplina che uniformemente possa essere adottata da tutti gli ordinamenti europei.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo802,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Gruppo di RicercaBARELA Valentina (Coordinatore Progetto)
APICELLA Domenico (Ricercatore)
GOLIA D'AUGÈ LUISA (Ricercatore)
MUSIO Antonio (Ricercatore)
PIGNATARO Gisella (Ricercatore)
SERRETIELLO SARA (Ricercatore)
SICA Licia (Ricercatore)
TROTTA Federica (Ricercatore)
VERDERESE Concetta (Ricercatore)