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IL NUOVO PROCESSO PENALE IN ABSENTIA TRA MODELLI INTERNI ED ESIGENZE DI ADEGUAMENTO: L'ANGOLO COMPARATISTICO
La giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo è nel senso della necessità che l’imputato debba quanto meno essere stato messo in grado di partecipare al processo penale, con una esatta informazione della pendenza dello stesso e dell’accusa contestata, oppure che sia garantita la possibilità di riaprire il processo stesso con una qualche forma d’impugnazione o restituzione in termini affinché l’istituto della contumacia sia conforme a quanto previsto dall’art. 6 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali .Riguardo alla vexata quaestio del processo in absentia eravamo però giunti ad un punto esiziale: o ci si uniformava al dictum della Unione europea (secondo le linee guida fornite anche dalla giurisprudenza espressasi sulla Convenzione europea) o si restava fuori da quello spazio giudiziario di libertà, sicurezza e giustizia che il legislatore comunitario intende sempre più attuare per uniformare i Paesi dell’Unione sotto il profilo del pieno rispetto delle garanzie e dei diritti fondamentali della persona.Tuttavia, mentre nel 2005 il legislatore aveva posto l'accento solo sulla previsione di meccanismi di recupero del diritto ad impugnare del contumace che dimostrava di non aver avuto conoscenza del processo, con il Decreto Legislativo 161/2010 si era inteso attuare nell’ordinamento interno le disposizioni della decisione quadro 2008/909/GAI del Consiglio, compatibilmente con i principi supremi dell’ordinamento costituzionale in tema di diritti fondamentali nonché in tema di diritti di libertà e di giusto processo.Infine, la lettura della novella legislativa del 2014 in tema di disciplina dell'absentia dell'imputato e di sospensione del processo propone più equivoci che certezze, perché dimostra come il legislatore sia intervenuto sul tema della contumacia proponendo soluzioni disomogenee e, soprattutto, approssimative.Così come si deve segnalare che, con l'ultimo intervento normativo, il legislatore, rispetto al passato, ha cambiato radicalmente rotta, proiettandosi sul tentativo di costruire un diverso meccanismo procedurale di conoscenza, che sostituisce l'assenza alla contumacia. L'aspetto innovativo del progetto di ricerca sarà sicuramente quello volto a raccogliere presso alcuni uffici giudiziari i dati, gli orientamenti interpretativi e la casistica, così da poter verificare l'impatto della mancanza, nell'ultima novella, di disposizioni transitorie.Nell'ambito della ricerca non mancherà, poi, spazio per il confronto comparatistico sugli stessi temi con gli ordinamenti processuali degli altri Paesi, cui potersi ispirare per avanzare proposte di miglioramento della disciplina esistente.
Struttura | Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) | |
Responsabile | DALIA Gaspare | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 788,60 euro | |
Periodo | 7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016 | |
Gruppo di Ricerca | DALIA Gaspare (Coordinatore Progetto) DARAIO Girolamo (Ricercatore) RANIERI Enrico (Ricercatore) SAMMARCO Angelo Alessandro (Ricercatore) |