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ABTNUNGS-, MODAL-, EINSTELLUNGSPARTIKELN NEI LIBRI DI TESTO DAF

Nella prima fase del progetto si è somministrato un questionario a tutti i colleghi che si occupano di didattica DaF a livello universitario per comprendere il rilievo delle Partikeln sul territorio nazionale, e sono stati raccolti i libri di testo tedeschi e italiani maggiormente adottati in Italia per individuare l’uso, la frequenza e l'eventuale descrizione delle particelle nei testi in oggetto. Si è già riscontrato che nei libri più diffusi nel nostro paese queste compaiono prevalentemente nei dialoghi che cercano di simulare situazioni quotidiane, ma spesso non vi sono descrizioni del fenomeno, nonostante gli sforzi degli autori(ormai dalla metà degli anni 70) di presentare il fenomeno in modo sistematico. Tuttora, infatti, si riscontra ancora una grande discrepanza tra il ruolo marginale che queste particelle rivestono nella didattica DaF e il loro uso quotidiano. Consapevoli che le particelle costituiscono un particolare problema nell’apprendimento DaF, e che i libri di testo possono fare soltanto una selezione e offrire una descrizione generale del fenomeno, s’intende continuare ad osservare l’introduzione, l’uso e l’acquisizione delle particelle nelle ore di didattica, di lettorato e di tutorato con madrelingua tedescofoni nelle classi di tedesco L2 all’Università degli Studi di Salerno. Gli studi empirici in questo ambito (Dittmar 1990, 1995, 2000, Rost-Roth 2000), gli approcci traduttivi-contrastivi (Masi 1996, Trabucchi 2006, May 2000) e inoltre le cosiddette 'Lernergrammatiken', concepite grazie alle ricerche sull'acquisizione delle lingue straniere e l'esperienza didattica in ambito DaF (Thurmair 1997, Helbig 1999, Tschirner 1999,Gagliardi 2005), e di cui solo molto di recente si vuole riscoprire e ridefinire il ruolo, i requisiti e le sfide (vd. Call for Papers per il Convegno IVG di Shanghai 2015), incoraggiano il presente lavoro. L’uso concreto delle particelle può essere così acquisito da parte dei discenti – che non abitano in un paese germanofono – nelle situazioni comunicative il più possibile naturali e spontanee, come quelle offerte dalle esercitazioni e conversazioni con madrelingua in un contesto istituzionale e poi gradualmente in un contesto sempre meno ufficiale grazie alle risorse di internet, alle chat, alle email con partner tedescofoni (teletandem), ai wikis e ai social networks. Si profilano così due percorsi paralleli nell'acquisizione delle particelle da parte dei discenti: uno spontaneo e quasi inconsapevole e un altro mediato dal docente e/o madrelingua e dalla correzione diretta dell'errore. Nell'ultima fase del progetto s’intende sviluppare percorsi didattici innovativi per l’insegnamento e l’apprendimento delle particelle in collaborazione con i colleghi dell'Università di Bochum e di Zara (è previsto un accordo di cooperazione internazionale trilaterale), discutere in un workshop internazionale i risultati della ricerca e pubblicarli in un volume.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.400,00 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Gruppo di RicercaGAGLIARDI Nicoletta (Coordinatore Progetto)