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BONITO (AV). STUDIO STORICO-ARCHEOLOGICO DI UN INSEDIAMENTO A CONTROLLO DELLE VALLI DELL'UFITA E DEL CALORE NELL'ALTOMEDIOEVO.
Basandosi su una serie di considerazioni di ordine storico-topografico (il vasto sito d'altura su cui sorge la località in esame consente un controllo visivo di ampio raggio sulle valli dell'Ufita e del Calore), suffragate da rarefatte ma valide testimonianze archeologiche (resti di una cinta muraria; numerosi reperti mobili in ceramica, metallo, vetro, laterizio) e da alcune sopravvivenze toponomastiche, con la ricerca che qui si presenta ci si propone di indagare quanto esposto negli ‘Obiettivi’ secondo distinte tappe operative: 1. Raccolta sistematica e vaglio critico della bibliografia relativa al sito e al suo territorio (fonti antiche; bibliografia a stampa, ivi comprese le segnalazioni di rinvenimenti sui periodici locali); 2. acquisizione della documentazione aerofotogrammetria relativa al Comune di Bonito e localizzazione della cinta muraria esistente, con evidenza delle presunte fasi precedenti e delle emergenze urbanistiche e monumentali antiche e delle aree, anche periferiche, di maggior interesse archeologico; 3. Colloqui con gli studiosi locali e con i legittimi proprietari di materiali archeologici rinvenuti in passato; 3a. schedatura, documentazione fotografica e studio di detti materiali; 4. Sopralluoghi nelle zone ove sono stati segnalati rinvenimenti di carattere archeologico; 4a. Organizzazione e svolgimento di una serie di ricognizioni sul campo e di raccolte di superficie - da attuare previa autorizzazione dei proprietari dei terreni e della competente Soprintendenza ai Beni Archeologici - nelle aree dove sono stati segnalati affioramenti di materiali archeologici; 5. Sopralluoghi ad edifici di culto associati a toponimi e agiotoponimi di sicuro rimando ad età tardoantica-altomedievale; 5a. documentazione grafico-fotografica delle strutture superstiti, con schedatura dei paramenti murari; 6. documentazione grafico-fotografica dei tratti della cinta muraria non riedificati dopo il terremoto del 1980 e in particolare di quei settori, a Sud della collina del Castello, che presentano caratteristiche costruttive assegnabili ad età altomedievale e dove si è individuata una probabile 'posterula'. Per l'accertamento della cronologia del manufatto, di cui si ipotizza una natura difensiva e di avvistamento, si intendono effettuare sperimentazioni archeometriche per la datazione delle malte, in collaborazione con il 'team' del Laboratorio CIRCE di Caserta, afferente alla Seconda Università di Napoli, Dip. di Matematica e Fisica. Altre applicazioni archeometriche e diagnostiche verranno attuate, ove se ne ravvisi la fattibilità e l'utilità, anche sui reperti mobili, previa adeguata schedatura e documentazione grafica e fotografica secondo i metodi tradizionali dell'archeologia. In fase di avvio dell'intero progetto sarà cura del proponente darne comunicazione e richiedere i necessari pareri e autorizzazioni alle competenti Soprintendenze ed all'Istituzione comunale.
Struttura | Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC | |
Responsabile | LAMBERT Chiara Maria | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.620,00 euro | |
Periodo | 7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016 | |
Gruppo di Ricerca | LAMBERT Chiara Maria (Coordinatore Progetto) |