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INNOVAZIONI LEGISLATIVE IN TEMA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE.

Il legislatore italiano, di recente, con tre diversi provvedimenti legislativi, è intervenuto, tra l'altro, sulla disciplina codicistica delle misure cautelari personali. Il riferimento è: alla legge 9 agosto 2013, n. 94, di conversione, con modificazioni, del decreto legge 1 luglio 2013, n. 78, recante "Disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena", che ha modificato l'art. 274, comma 1, lett. c) c.p.p., in tema di esigenze cautelari e l'art. 280, comma 2 c.p.p., in tema di condizioni di applicabilità delle misure cautelari; alla legge 21 febbraio 2014, n. 10, di conversione, con modificazioni, del decreto legge 23 dicembre 2013, n. 146, recante "Misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria", che ha modificato l'art. 275-bis c.p.p., in tema di strumenti di controllo elettronici per i soggetti sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari; al d.l. 26 giugno 2014, n. 92, recante "Disposizioni urgenti in materia di rimedi risarcitori in favore dei detenuti e degli internati che hanno subito un trattamento in violazione dell'articolo 3 della convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali, nonche' di modifiche al codice di procedura penale e alle disposizioni di attuazione, all'ordinamento del Corpo di polizia penitenziaria e all'ordinamento penitenziario, anche minorile", che ha modificato l'art. 275, comma 2-bis c.p.p., in tema di criteri di scelti delle misure. Con le richiamate modifiche normative il legislatore ha inteso restringere i limiti di applicabilità della misura cautelare massimamente afflittiva, vale a dire della custodia in carcere, al fine di contribuire a risolvere il problema - evidenziato anche dalla Corte di Giustizia europea - del sovraffollamento delle carceri italiane.La ricerca, quindi, avrà ad oggetto le menzionate riforme legislative, per monitorarne le precipue ricadute sull'attuale sistema dell'amministrazione della giustizia penale e per verificarne la effettiva capacità di assicurare quell'equocontemperamento, fortemente auspicato dal legislatore, tra il soddisfacimento delle persistenti esigenze di difesa sociale e la necessità di una riduzione controllata della popolazione carceraria.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo788,60 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Proroga29 dicembre 2017
Gruppo di RicercaRANIERI Enrico (Coordinatore Progetto)
CIMADOMO Donatello (Ricercatore)
DALIA Gaspare (Ricercatore)
IOVINO Felice Pier Carlo (Ricercatore)