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LA POLITICA DEI TRASPORTI NEI PAESI DELL'UNIONE EUROPEA:TRASFERIBILITA' E INTEGRAZIONE

Tra la fine del XX secolo e l’inizio del XXI sia le reti informatiche che quelle dei trasporti hanno fatto registrare significativi tassi di sviluppo. Nel comparto delle telecomunicazioni si è assistito, in un arco di tempo relativamente breve, a sorprendenti innovazioni tecniche ed organizzative tese all’integrazione delle reti e alla massimizzazione della funzione “sociale” delle comunicazioni. Si pensi, a titolo di esempio, all'integrazione della telefonia fissa-mobile, alla telemedicina, all’informatizzazione della pubblica amministrazione, fino alla recentissima esperienza italiana di successo di politica “via internet”. A differenza di quanto si è verificato per la trasmissione di dati, voce e informazioni, i trasporti non hanno raggiunto un livello di integrazione “interna”, cioè intermodale, ed “esterna”, intesa quale interconnessione con gli altri comparti della vita economica e sociale, sufficiente a garantire decisivi incrementi di efficienza delle relative attività. Tuttora, infatti, nell’ambito di questo settore, appare estremante debole la volontà di sfruttare le potenzialità insite nel maggior coordinamento tra i diversi centri decisionali, interni ed esterni.In altri termini, l’organizzazione della mobilità, in particolare in alcuni Paesi dell'Unione Europea, appare caratterizzata da evidenti inefficienze derivanti da uno scarso livello di integrazione. Nonostante ciò, nell’ambito dell’Unione Europea, non vi sono esempi di politiche indirizzate univocamente a incrementare il livello di integrazione del settore dei trasporti.In tale contesto si colloca la ricerca proposta che, attraverso un’analisi in chiave storica delle principali tappe evolutive della politica dei trasporti dei Paesi dell’Unione Europea, mira ad avvalorare l’ipotesi che lo scarso livello di integrazione compromette l’efficienza del comparto dei trasporti nel complesso. I suggerimenti di policy si sostanziano nell’individuazione, mediante opportuni strumenti analitici, di strategie idonee a garantire un maggiore livello di coordinamento nell’ambito della mobilità, con particolare attenzione allo strumento della trasferibilità delle politiche nell'area UE. A tal proposito è opportuno evidenziare che la stessa Unione Europea, dal punto di vista istituzionale, potrebbe fungere da “laboratorio” per la sperimentazione, per lo scambio di informazioni tra i policy makers, nonché per il trasferimento delle politiche di successo. In sintesi, lo studio sarà così articolato:1) selezione e raccolta della letteratura specialistica nazionale e internazionale nel settore delle politiche della mobilità;2) analisi storica delle principali tappe che hanno caratterizzato l’evoluzione della politica dei trasporti nei Paesi dell’Unione Europea;3) stima del livello di integrazione della politica dei trasporti mediante uno studio empirico di un campione di realtà locali nel contesto dell’Unione Europea; 4) individuazione, descrizione e studio analitico delle politiche di successo in termini di integrazione dei trasporti;5) formulazione di ipotesi originali relative all'implementazione di strategie di trasferimento delle politiche di successo, così come individuate nella precedente fase, tra gli Stati dell’Unione Europea. Gli elementi di originalità della ricerca proposta si sostanziano nell’approccio decisamente innovativo che si intende utilizzare e che prevede l'impiego di una metodologia di analisi unitaria del comparto dei trasporti. In letteratura, mentre l’accademia nazionale ed internazionale contribuisce con successo allo studio dei trasporti in molti aspetti di dettaglio, sono sporadiche le analisi economiche sistemiche del comparto della mobilità. Purtroppo, l'approccio prevalentemente settoriale è una caratteristica riscontrabile anche nell’impostazione della politica dei trasporti. Di frequente, infatti, gli interventi di politica risultano slegati gli uni dagli altri e completamente avulsi dal principio dell’integrazione interna ed esterna.

StrutturaDipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo2.395,00 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Proroga6 novembre 2017
Gruppo di RicercaCARLUCCI Fabio (Coordinatore Progetto)
Cirà Andrea (Ricercatore)
MONTAUDO Aldo (Ricercatore)
ROSSI Roberto (Ricercatore)
SANTILLO Marco (Ricercatore)
SENATORE Luigi (Ricercatore)