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TEMPO, SPAZIO E SOCIETA' NEL LINGUAGGIO DEI RECITS DE VOYAGE DEL SETTECENTO

Ad eccezione dei Guides de voyages encyclopédiques, di norma le relazioni di viaggio in Francia, scritte nel periodo tra fine Seicento e Settecento perlopiù sottoforma di lettere, non sono considerate opere di professionisti affermati ma pratiche letterarie composte a livello amatoriale dai viaggiatori. Si tratterebbe di una sorta di divertissements che dalla Francia interessano un po’ tutta l’Europa. Partendo da questo assunto, il progetto intende indagare le diverse forme di récits e di lettres de voyage, soffermandosi in particolar modo sulle loro origini a fine Seicento. Lo studio terrà conto degli elementi costitutivi del genere scritto e rivisto a distanza di tempo, per pubblici specifici a mo’ di memoria di una tappa particolarmente significativa nella vita degli autori. Le note accumulatesi durante il viaggio, successivamente sviluppate e ampliate alla luce del giudizio complessivo sui luoghi nonché della funzione che gli scritti dovranno svolgere nel contesto aristocratico o borghese a cui essi sono rivolti, le rendono strumenti preziosi di indagine per scoprire il mondo variegato del Grand Tour. La cura posta alla loro analisi e redazione sarà indagata attraverso il linguaggio adottato, le scelte stilistiche, le distanze temporali tra gli eventi raccontati e il tempo della scrittura. Per scelta degli autori, alcune opere vengono pubblicate solo postume seguendo la moda del secolo. In modo particolare, il complesso delle Lettres familières ou d’Italie di Charles de Brosses, almeno in apparenza e nei suoi elementi costitutivi, non sembra presentare scoperte particolarmente innovative rispetto al linguaggio adottato dagli altri viaggiatori nei loro récits/lettres de voyage. Eppure, ritenute una sorta di compendio delle conoscenze note al grande pubblico, in seguito a un'analisi approfondita, esse si rivelano originali nell’ambito della conoscenza artistica, sociale e politica dell’Italia nel secolo dei Lumi. Infatti il tentativo riuscito di trattare tutto quanto fosse collegato al ‘Bel Paese’, costituito da ambiti disparati, offre per la prima volta un’opera completa che riscuote un successo tale da richiederne la pubblicazione seppure postuma. Per tali motivi, lo studio sul récit/lettre de voyage consentirà alla ricerca di approfondire aspetti reconditi del genere evidenziandone le specificità letterarie, gli espedienti linguistici, i dati esperienziali strettamente collegati alle fonti considerate indispensabili all’epoca del Grand Tour classico. Attraverso l’analisi di alcuni scritti di autori noti all’epoca tra i quali: Misson, Lalande, De Brosses, Cochin, la ricerca intende soffermarsi sul passaggio cruciale tra un Umanesimo “tardif”, cui alcuni autori indulgevano limitandosi a una descrizione spesso polemica e “decadente” del nostro Paese, e una visione più illuminata che risente delle novità che porteranno il secolo al grande evento della Rivoluzione. Il linguaggio di diversi viaggiatori è denso di 'insertions' tutte personali, di giudizi forti e motivati, di dialoghi con gli interlocutori/destinatari delle missive, consentendo di scoprire voyageurs illuminés che ampliano il genere récit fino a renderlo apprezzato dal grande pubblico giunto fino a noi senza aver perso la sua iniziale carica umana, artistica, sociale e culturale. Pertanto, la ricerca si propone di indagare sul genere, enucleandone le potenzialità linguistiche, sviluppandone le novità rispetto alla tradizione del Seicento e la portata eclettica rispetto ad altri generi. Le scelte linguistiche e le tematiche affrontate saranno, perciò, evidenziate e messe a confronto in diversi autori per riscoprirne le affermazioni libertine, quelle perentorie sul degrado dell’Italia, quelle che danno testimonianza di opere scomparse nell’epoca rivoluzionaria o che fanno presagire cambiamenti politici e storici di notevole portata che avrebbero sconvolto l'Italia di lì a poco tempo, sfatando il mito dei récits come puri divertissements.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.600,00 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Proroga6 novembre 2017
Gruppo di RicercaPELLEGRINO Rosario (Coordinatore Progetto)
VACCARO Valeria Anna (Ricercatore)