Progetti

Ricerca Progetti

PUBLIC HISTORY. DALL'USO PUBBLICO DELLA STORIA AL SENSO PUBBLICO DELLA STORIA

Per evitare di ripetere gli aspetti teorici e metodologici relativi alla Public History, già evidenziati nel progetto del 2013, si illustreranno qui le due linee sulle quali quest’anno si snoderà la ricerca. La prima, ancora allo stato embrionale, prevede la possibilità di organizzare nella città di Salerno una call for paper per un pubblico non accademico, sollecitato da una vasta gamma di stakeholders (famiglie, imprese, associazioni, sindacati, parrocchie, partiti, istituzioni e media), per raccogliere documenti e materiali storici che hanno caratterizzato i passaggi della storia del Novecento: fotografie, lettere, diari, oggetti di design, elementi d’arredo, capi d’abbigliamento, filmini, manifesti, trasmissioni televisive. L’azione sarà completata con la collaborazione delle scuole che, grazie all’ausilio di storici professionisti, daranno vita a una rete di “cercatori della memoria” il cui scopo sarà videoregistrare le testimonianze della popolazione più anziana per ricostruire i cambiamenti determinati dal mutamento delle condizioni storiche (il fascismo, la guerra, la ricostruzione, il miracolo economico, la contestazione e la strategia della tensione, i magnifici anni Ottanta, la crisi della prima Repubblica e l’Italia berlusconiana). Tutto questo potrebbe rappresentare – ma il discorso è sicuramente prematuro - il primo gradino per l’allestimento di un museo salernitano del Novecento, suddiviso in sezioni cronologiche e tematiche, con un portale web che potrebbe favorire la nascita di un social network della memoria in grado di coinvolgere in un unico progetto di storia e memoria l’Università e la città capoluogo. La seconda linea di ricerca - prioritaria e sulla quale si sta già lavorando - privilegia le fonti digitali con una e-research condotta attraverso le cyber-infrastructure del web 2.0. In particolare si proverà, grazie all’utilizzo del web, ad organizzare una “geografia della memoria nazionale” a partire dall’analisi del cinema amatoriale in formato Superotto, digitalizzato, immesso nella rete e divenuto patrimonio collettivo degli utenti. I film di famiglia, con il loro sguardo essenzialmente diaristico, raccontano gli aspetti più ordinari e per questo più trascurati della nostra società, mostrano oggi le trasformazioni del paesaggio e degli stili di vita, offrendoci l’opportunità di osservare i riflessi che i grandi eventi storici hanno portato nelle abitudini e nella vita quotidiana delle persone. Costituiscono un raro e prezioso controcampo – personale, soggettivo, microsociale – dei cinegiornali prima e della televisione pubblica poi, fino all’inizio degli anni Ottanta. Grazie alla nuova tecnologia digitale alcuni di questi filmini sono stati riversati su cd e poi caricati su Youtube che sta assumendo, sempre più, la funzione di archivio accidentale del Novecento. Si tratta di una ricerca di Public & Digital history innovativa che sfrutta la volontà degli utenti di diventare soggetti attivi della divulgazione storica (citizen history) preservando la memoria audiovisiva del passato in cui emergono le immagini, i contesti e le testimonianze di un’altra Italia. Il finanziamentoi, quindi, sarà destinato da un lato al raccordo con le attività di ricerca e le metodologie sperimentate dai Public historians di altri paesi attraverso la partecipazione a due importanti congressi di rilevanza mondiale (Public History in a Digital World: The Revolution Reconsidered – 23/25 ottobre 2014, Amsterdam – congresso biennale della IFPH; International conference in China – 23/29 agosto 2015, Jinan – progettati da organismi scientifici di diversi continenti sui seguenti temi: Teaching Public History, Digital Public History e Public History and Museums); dall’altro all’esplorazione dell’«Archivio Nazionale del Film di Famiglia» promosso dall’«Home movies» di Bologna, dove sono conservati migliaia di pellicole, girate tra gli anni Venti e gli anni Ottanta del secolo scorso, con le memorie private delle famiglie italiane.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.750,00 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Gruppo di RicercaCAVALLO Pietro (Coordinatore Progetto)