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IMMAGINI DELLA SOVRANITÀ NEL "MASQUE" DI ETÀ GIACOMIANA

Il progetto che qui si presenta ha come obiettivo lo studio del "masque", lo spettacolo di corte che nella cultura inglese della "early modern age" si impone come la forma drammaturgica in cui il nesso fra regalità e sua rappresentazione trova la sua più compiuta espressione.Se il potere implica sempre la sua messa in scena, in un rapporto di mutua e reciproca dipendenza all’interno del quale la sovranità si dà come spettacolo e al tempo stesso dello spettacolo si serve per costruire e affermare la propria legittimità, il "masque", come afferma Stephen Orgel in un suo seminale studio ("The Illusion of Power", 1979), esemplifica e attua tale paradigma.Spettacolo di corte, in cui l’autorità regale viene celebrata attraverso un linguaggio drammaturgico fondato sul perfetto equilibrio di poesia, musica e danza, e sulla sontuosità degli apparati scenografici, il "masque" affonda le sue radici nella tradizione medievale dei "mummings" e dei "disguises", per poi affermarsi presso la corte di Elisabetta I e raggiungere il suo pieno sviluppo durante i regni di Giacomo I (1603-1625) e Carlo I (1625-1642). Se in età elisabettiana il "masque" accentua il suo carattere di messa in scena destinata a soddisfare soprattutto la vista, attraverso le danze e le scenografie, e l’udito, grazie alla musica, sarà poi Ben Jonson, durante il regno di Giacomo I, a operarne una definitiva codificazione, conferendogli piena dignità letteraria e una forma drammaturgica compiuta.Amante delle lettere e protettore delle arti, Giacomo I fece della propria corte un centro di cultura e fu prodigo nel sovvenzionare cerimonie sontuose, destinate a celebrare la regalità attraverso "masques" che proiettavano nelle forme dell’immaginazione la natura trascendente di un potere regale che si diceva diretta emanazione della volontà divina.Alla tradizionale interpretazione che guarda a tali spettacoli come espressione della monocratica volontà del sovrano, negli ultimi anni si sono affiancate prospettive critiche nuove, tese a recuperare e rivalutare gli elementi di pluridiscorsività che tale linguaggio drammaturgico presenta. Un lavoro di revisione dei tradizionali paradigmi interpretativi - cui hanno contribuito, negli ultimi due decenni, storici e critici letterari variamente influenzati dalla prospettiva del "new historicism" e dei "gender studies" - ha condotto al riconoscimento di una più complessa articolazione del potere monarchico, concepito non più come entità monolitica, bensì “polimorfa”, all’interno della quale un ruolo cruciale è svolto dalla regina Anna di Danimarca, moglie di Giacomo, e protagonista nonché inspiratrice di alcuni dei principali spettacoli firmati da Ben Jonson e Samuel Daniel. E’ infatti particolare attraverso la forma del "masque" che Anna traduce sul piano della rappresentazione simbolica il senso di una propria peculiare identità politica, proponendo se stessa e la propria corte come centro di un potere autonomo, seppur problematicamente e talora conflittualmente inscritto all’interno di un modello gerarchico che ne esigeva la subordinazione rispetto all’autorità del sovrano. Muovendo da tali premesse il progetto vedrà i due partecipanti, Marina Lops e Paolo Pepe, impegnati in un lavoro di analisi e interpretazione dei cosiddetti "queen’s masques". Marina Lops, che ha già dedicato due articoli rispettivamente a "The Masque of Blackness" e "The Masque of Queens" di Ben Jonson, proseguirà la sua indagine sui masques jonsoniani dedicati alla regina, mentre Paolo Pepe, che ha già scritto su "The Vision of the Twelve Goddesses" di Samuel Daniel, continuerà a lavorare sul teatro di corte di Daniel. Oltre alla stesura di saggi e articoli relativi ai temi della ricerca, i partecipanti al progetto prevedono anche la pubblicazione di una edizione critica dei testi presi in esame.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.400,00 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Gruppo di RicercaLOPS Marina (Coordinatore Progetto)