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LA FORMAZIONE D¿ARCHITETTURA ATTRAVERSO IL VIAGGIO. STUDI DI RELAZIONE TRA L¿OSSERVAZIONE DELL¿ARCHITETTURA NEL VIAGGIO E LA SPERIMENTAZIONE NEI PROGETTI NELL¿OPERA DELL¿ARCHITETTO DOLF SCHNEBLI.

La relazione tra il lavoro critico e ideativo e quello progettuale dell’architetto Schnebli è in sostanza l’oggetto di questo studio. Alla base del lavoro critico è il viaggio che rappresentò per l’architetto approfondimento e chiarimento dei temi architettonici, visita e studio diretto della storia, di monumenti e di architetture comuni. L’esperienza del viaggio - dall’Europa fino all’India - compiuto insieme a sua moglie con il maggiolino, dà forma e stimola il suo lavoro, realizzando una base di idee poi sperimentate nei progetti di architettura.Disegni, appunti e soprattutto fotografie sono quanto rimane di quelle esperienze di viaggio. Questo insieme di materiale non ha natura accademica, è differenziato e frammentato, legato alle diverse esperienze delle quali si estrapolano dettagli. Le immagini non rispondono a specifiche categorie, costituiscono un insieme personale di ricordi di architettura, un collage di immagini e idee da diverse culture e luoghi. Il lavoro è essenzialmente evocativo. Non vi sono tentativi di dare spiegazioni su ragioni e necessità che hanno prodotto specifiche forme o spazi. Le immagini acquistano autonomia, indipendenza dal luogo e dal tempo dal quale sono scaturite, sebbene siano fortemente radicate in quei luoghi e tempi.Le immagini e le note raccolte da Schnebli non sono però guide di viaggio, né un insieme di curiosità sparse. Costituiscono consciamente un’investigazione di architettura. Al di là delle grandi differenze di culture, il suo occhio sembra selezionare tracce tematiche che legano dettagli e soluzioni provenienti da luoghi distanti.Il viaggio intorno al mondo conduce dunque Schnebli alla ricerca di temi comuni, a ciò che c’è di originario ed essenziale nelle varie culture. Le sue immagini sono investigazioni di architettura su quei temi universali che legano l’architettura al suo stato originario: il rapporto con il terreno, con il cielo, la relazione tra le parti, il modo di captare la luce. Attraverso la sua collezione di immagini, Schnebli ricostruisce l’architettura non intesa come appartenente ad un luogo specifico, ma come espressione al di là dei luoghi e differenze, come condizione universale dell’abitare. Le tematiche che emergono nelle immagini di viaggio riecheggiano poi all’interno dei suoi progetti. Una unica linea di ricerca lega le architetture osservate e quelle progettate.L’architettura del viaggio serve all’architetto per ancorare la modernità a quei temi e soluzioni universali in cui l’uomo ritrova una relazione di tipo originario ed in cui l’atto dell’abitare è espresso. La ricerca del senso dell’architettura avviene attraverso le immagini, è di tipo visuale e intuitivo, è una riscoperta a partire dalle cose tangibili che l’architetto aveva visto e sperimentato.

StrutturaDipartimento di Ingegneria Civile/DICIV
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo4.335,79 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Gruppo di RicercaCOMO Alessandra (Coordinatore Progetto)
VANACORE Roberto (Ricercatore)