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PAESAGGI LINGUISTICI E INTEGRAZIONE MULTICULTURALE: UN CONFRONTO FRA ITALIA E GERMANIA

Si propone un progetto di ricerca sociolinguistica con cui osservare i Linguistic Landscapes di due diverse città europee, per determinare se ed in che misura l’aumento di immigrazione e di conseguente insediamento di minoranze linguistiche nei territori scelti abbia in qualche modo avuto, nel corso degli ultimi decenni, un risvolto pratico sulla gestione del paesaggio linguistico. Presupposto per la ricerca è l’osservazione, con l’ausilio di materiale degli archivi storici, del paesaggio linguistico passato, messo a confronto con quello odierno (per la cui raccolta si provvederà ovviamente alla produzione di nuovo materiale fotografico). Il massiccio incremento dell’immigrazione, tangibile soprattutto in grandi città multietniche come Napoli, dovrebbe aver influito sul paesaggio linguistico. L’idea di base è che laddove una città debba gestire una presenza cospicua di abitanti di madrelingua diversa dall’italiano sia necessario rendere l’ambiente adatto all’integrazione, garantendo a tutti la perfetta comprensione dei segni. Questo obiettivo può essere perseguito attraverso l’utilizzo di una lingua franca, oggi riconoscibile prevalentemente nell’inglese, che affianchi la lingua autoctona, in questo caso rispettivamente l’italiano e il tedesco. Nel caso di notevole varietà nella provenienza degli abitanti stranieri potrebbe però non risultare sufficiente l’uso della lingua franca, nel qual caso la presenza di immagini avrebbe invece una maggiore immediatezza di interpretazione, a prescindere dalla provenienza linguistica di chi osserva. Peter Auer (Sprachliche Landschaften. Die Strukturierung des öffentlichen Raums durch die geschriebene Sprache, 2009) ha illustrato le diverse prospettive con cui i segni del Linguistic Landscape possono essere categorizzati, suddividendoli per grado di materialità, per legame più o meno forte con l’oggetto su cui compaiono, per grado di autorità e di colonializzazione, distinguendo tra top-down (nel caso in cui i segni siano imposti dalla burocrazia) e bottom-up (segni prodotti da persone senza intenti ufficiali). Sulla base di questa distinzione sarà osservato se gli eventuali cambiamenti nel paesaggio linguistico divergano, a seconda che si tratti di segni bottom-up o top-down. L’osservazione del paesaggio linguistico in contesto multiculturale sarà effettuata in prospettiva contrastiva, scegliendo quindi due città campione per due diversi Stati europei, con diversi gradi di immigrazione e multiculturalità e con differenti gestioni in ambito di integrazione. I due Stati scelti per l’analisi sono l’Italia e la Germania, di cui si osserveranno i paesaggi linguistici rispettivamente a Napoli e a Francoforte, confrontando il grado di sensibilizzazione attuata nell’assetto dei segni pubblici, sia istituzionali (come le scritte in ambienti ufficiali) che privati o commerciali (come le scelte grafiche e linguistiche dei commercianti). Un cenno particolare sarà dedicato alla frequente presenza linguistica del dialetto in alcuni contesti ambientali (quasi esclusivamente a Napoli), cercando di osservare anche quanto questo inibisca chi non sia in grado di comprendere tale varietà. Lo scopo ultimo della ricerca proposta è di trovare un metodo alternativo a quelli eventualmente già adottati di comunicazione grafica negli spazi pubblici, con cui appianare le distanze culturali e attraverso cui permettere una più piena integrazione nell’ambito del Linguistic Landscape. L’uso di materiale iconico e di immagini risolverebbe alcuni problemi di interpretazione di segni linguistici, laddove né l’italiano né un’altra lingua riuscissero a disambiguare il contesto. Un ulteriore sviluppo a tale ricerca si potrebbe concretizzare attraverso un intervento diretto, con il patrocinio di un Comune, al paesaggio linguistico di un centro urbano, adattandolo secondo le osservazioni effettuate attraverso la ricerca.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.300,00 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Gruppo di RicercaWILKE Beatrice (Coordinatore Progetto)