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METODOLOGIE E TECNOLOGIE PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Nel contesto d’istruzione italiano e non solo, il nodo critico è rappresentato dalla qualità degli strumenti di valutazione utilizzati. La verifica delle prestazioni è normalmente operata attraverso le prove di profitto e il problema che si pone è determinare i criteri, le modalità e le caratteristiche degli strumenti con cui rilevare i dati relativi alla variabile apprendimento. È in virtù della strumentazione valutativa adottata che dipende, in maniera determinante, il grado di affidabilità dei dati raccolti a cui segue, inevitabilmente, la decisione di continuare quel percorso formativo o di ricorrere ad un intervento didattico di consolidamento, di recupero, di riprogettazione del percorso. I nostri studenti, pur con le doverose distinzioni legate alle realtà scolastiche locali, sono ancora sottoposti a verifiche ascrivibili a quelli che sono in generale definiti “modelli tradizionali”. Ci riferiamo, in particolare, a tutte quelle tipologie di prove costituite da stimoli e risposte aperte (ad esempio, i temi e le interrogazioni orali) che, pur utili, sono troppo spesso impiegate in maniera privilegiata. L’adozione delle prove strutturate e semistrutturate, inoltre, stenta a decollare: seppur utilizzate, troppo spesso sono costruite per la sola verifica di apprendimenti inerti, cristallizzati e non in grado di rilevare le cosiddette “abilità fluide”. In generale, dunque, la cultura della valutazione resta ancorata a pratiche spontanee, a volte soggettive e, sempre e comunque, legate ad un approccio ancora troppo poco innovativo.Le attività di progetto saranno principalmente di studio dei modelli, dei nuovi approcci metodologici e delle tecnologie disponibili prevedendo, laddove possibile, sperimentazioni in contesti controllati nei quali sia possibile la raccolta di feedback attraverso appositi questionari. Anche la raccolta dei feedback, ovvero la predisposizione dei questionari richiederà uno sforzo specifico per consentire di avere una valutazione qualitativa attenta sia dal punto di vista dell’efficacia che dell’efficienza.Gli approcci presenti in letteratura (cfr. Base di partenza scientifica) presentano evidenti limiti principalmente perché sono approcci semi-automatici molto interattivi che portano, pur disponendo di materiale di qualità in partenza (documentazione e ontologie ben definite), alla creazione di test efficaci soltanto laddove l’intervento umano sia davvero consistente. In parte i limiti citati sono stati superati nel lavoro di Miranda et al. (2013). Le ricerche condotte lasciano ancora aperti alcuni fronti che occorre investigare, primo tra tutti quello legato alla valutazione del materiale di verifica prodotto. Occorre, cioè, studiare quanto disponibile allo stato dell’arte delineandone i limiti, identificare dove e come poter intervenire sia in termini metodologici che tecnologici, definire, eventualmente, un approccio efficace e, infine, disegnare una metodologia per poterne valutare la qualità in modo rigoroso ed oggettivo. Tenendo conto di queste premesse, le attività di ricerca saranno articolate nelle seguenti fasi:- analisi della letteratura che rappresenta lo stato dell’arte sulla valutazione autentica delle competenze (studio di approcci metodologici e tecnologici per la creazione di test in generale e, nello specifico, di valutazione delle competenze);- individuazione dei modelli di riferimento, degli approcci metodologici e degli strumenti tecnologici da poter utilizzare per la sperimentazione (identificazione degli approcci più promettenti individuando gli approcci da poter sviluppare ed integrare per le finalità specifiche della ricerca);- definizione delle modalità di sperimentazione e valutazione degli approcci proposti;- definizione dei parametri di valutazione qualitativa degli approcci proposti (individuazione di un sistema di riferimento che possa consentire di valutare in maniera oggettiva i test prodotti impiegando un sistema di generazione automatica).
Struttura | Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione/DISUFF | |
Responsabile | MARZANO ANTONIO | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.700,69 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Gruppo di Ricerca | MARZANO ANTONIO (Coordinatore Progetto) NOTTI ACHILLE MARIA (Ricercatore) TAMMARO ROSANNA (Ricercatore) |