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BEHAVIORAL POLITICAL ECONOMY. ANOMALIE COGNITIVE E SCELTE DI POLITICA ECONOMICA.
I risultati di questa ricerca potrebbero supportare l'ipotesi che le percezioni e gli aspetti cognitivi svolgano un ruolo fondamentale per comprendere la politica economica ed il sottostante processo decisionale del policy maker. Se l'ipotesi di questo progetto di ricerca dovesse essere confermata allora si riuscirebbe a meglio comprendere le ragioni alla base dell'evoluzione dei sistemi fiscali e produttivi sia in termini teorici (ad es. importanza della Behavioural Public Finance) che di impatto potenziale sulla scelte effettuate dalle istituzioni politiche ed economiche (ad es. individuazione di norme che favoriscano o limitino l'utilizzo di politiche pubbliche che creino illusioni). L'estensione di questo progetto rispetto agli anni precedenti è focalizzato essenzialmente a verificare l'implementazione delle indicazioni della behavioural public finance in modelli di equilibrio macroeconomico e sugli aspetti collegati a misure di welfare basati sulla felicità "subjective well-being" and happiness.Questo quesito scientifico e le implicazioni pratiche, ancora inesplorato dal mainstream, è un aspetto di originalità ed innovativo di questo progetto.Tra le principali implicazioni che questa ricerca può offrire alla comunità scientifica nel comprendere fenomeni sociali ed economici, evidenziamo:° la specificazione delle distorsioni causate dall'illusione fiscale nel processo di decisione dell'agente economico. ° la possibilità di produrre una "eccessiva" spesa pubblica (in contrasto con le preferenze degli elettori in ipotesi di informazione perfetta);° la possibilità di politiche eccessivamente redistributive. Per esempio, ci aspettiamo che illusione fiscale induca gli elettori (manipolati) ad approvare provvedimenti di redistribuzione, sebbene contrari alle loro reali preferenze.Queste sono solo alcuni esempi di come l'inesatta percezione dei costi e i benefici delle politiche pubbliche può modificare variabili socio-economiche.Un ulteriore contributo - di natura metodologica - di questo progetto consiste nel rivalutare la natura multidisciplinare delle scienze economiche. Il tema di indagine di questa ricerca si trova infatti su un terreno di confine tra:° l'analisi politica - un policy maker che tenta di alterare la percezione degli elettori con finalità sovente diverse dalla massimizzazione del benessere collettivo;° l'analisi psicologica - un agente economico che è analizzato come razionale, ma condizionabile per la presenza di limitazioni di natura cognitiva;° l'analisi economica - tale illusione ha infatti una serie di conseguenze sia a livello micro che macroeconomico.° l'analisi econometrica - le distorsioni cognitive spiegherebbero perchè a a parità di gettito vi sono forti differenze nelle conseguenze economiche dell'intervento di natura fiscale sugli equilibri macroeconomici. ° l'analisi sperimentale - è possibile stimare sperimentalmente, quindi in un ambiente controllato, l'esistenza e la dimensione di queste anomalie cognitive nelle scelte microeconomiche.
Struttura | Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES | |
Responsabile | DELL'ANNO Roberto | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 2.359,00 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Proroga | 28 Luglio 2018 | |
Gruppo di Ricerca | DELL'ANNO Roberto (Coordinatore Progetto) PARISI Lavinia (Ricercatore) SENATORE Luigi (Ricercatore) |