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LE TECNICHE REGOLATIVE NEL NUOVO SISTEMA NORMATIVO DEL LAVORO TEMPORANEO

In relazione all’assetto vigente, posto che il continuo interventismo del legislatore non ha certo contribuito a creare un sistema normativo chiaro e coerente, l’unità di ricerca si prefigge il recupero di una coerenza sistematica sul piano interpretativo, avendo sullo sfondo la considerazione del diritto europeo e dei vincoli che ne derivano. Muovendo dalle problematiche innovazioni che si innestano in un impianto normativo conformato sul principio di causalità, sarà indagata, in particolare, l’idoneità dei nuovi limiti temporali e quantitativi a bilanciare l’eliminazione del fondamento causale del termine, procedendo altresì ad accertare la predisposizione di un adeguato sistema sanzionatorio.Nel caso del lavoro in somministrazione, l’analisi terrà conto del gioco dei rinvii, espliciti o taciti, tra i differenti testi normativi, nonché della tecnica regolativa che, salvo specifiche eccezioni da riconsiderare nell’attuale scenario, lascia socchiusa la porta delle contaminazioni facendo leva sulla clausola “per quanto compatibile”. Sul versante della riforma in itinere, l’apprezzabile utilizzo della delega conferita dalla l. n. 183/2014, al fine di predisporre “un testo organico semplificato delle tipologie contrattuali”, impone di vagliare con grande attenzione, da un lato, se si opera un’effettiva semplificazione, eliminando “duplicazioni normative e difficoltà interpretative e applicative” (comma 7, lettera i, l. n. 183/2014); dall’altro, quali novità si profilano dal punto di vista del livello di protezione assicurato ai lavoratori. L’indagine mirerà pertanto ad appurare se il legislatore delegato appronta un testo normativo nato e concepito con un proprio equilibrio interno, soffermandosi su eventuali criticità sistematiche e sulla razionalità della nuova disciplina, oltre che sulla conformità alla legislazione europea. Con specifico riferimento al diritto dell’Unione europea, occorre segnalare che l’unità di ricerca, anche attraverso l’analisi ricostruttiva della giurisprudenza della Corte di giustizia e di una discussione scientifica particolarmente vivace, si focalizzerà sull’adozione di adeguati strumenti per prevenire gli abusi derivanti da una concatenazione di contratti o di missioni, nonché sulle prerogative all’uopo assegnate alle parti sociali. Inoltre, nella prospettiva, più generale, volta ad indagare quale rapporto intercorre tra il lavoro temporaneo e il lavoro a tempo indeterminato (d.lgs. n. 23/2015), verranno in rilievo la portata e le possibili ricadute del principio che afferma la primazia del contratto a tempo indeterminato, pure contemplato nella direttiva 1999/70/CE, sul lavoro a termine, nonché nella direttiva 2008/104/CE, relativa al lavoro tramite agenzia interinale. Dal complessivo disegno normativo sarà possibile appurare la promozione della paventata concorrenza tra istituti, che implica un ulteriore processo di sostituzione del lavoro stabile, ovvero di un’effettiva e non apparente riduzione della precarietà.Incentrando l’attenzione sull’intreccio tra fonti normative ed autonomia collettiva, va rilevato che la modifica delle rispettive funzioni ed aree di competenza richiede una verifica dei nuovi equilibri raggiunti, con uno sguardo attento sia all’implementazione dei profili di disciplina affidati alle parti sociali, sia ad eventuali vincoli giuridici liberamente assunti ex art. 39, co. 1, Cost. In proposito da evidenziare è il rischio di una competizione tra livelli contrattuali, che aprirebbe la strada ad una proliferazione incontrollata di discipline.Con specifico riguardo ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, scontato il riproporsi della complicata ed irrisolta questione relativa all’applicabilità o meno (e in che misura) delle nuove previsioni, saranno affrontate le problematiche connesse all’apparato rimediale e di prevenzione degli abusi, inesauribile fonte di una copiosissima giurisprudenza, nazionale ed europea.

StrutturaDipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo821,00 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Gruppo di RicercaLUCIANI Vincenzo (Coordinatore Progetto)
QUARANTA Mario (Ricercatore)
RUSSOMANDO Annalisa (Ricercatore)
SORRENTINO Giancarlo (Ricercatore)