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I BISOGNI DELLE CITTÀ. APPROVVIGIONAMENTO E ASSISTENZA NELL¿EUROPA DI ANTICO REGIME

La formazione dello stato amministrativo moderno tra la fine del XVI e la metà del XVII secolo, congiuntamente ai processi di urbanizzazione che hanno caratterizzato l’intera Europa sono alla base della rivisitazione delle politiche di approvvigionamento alimentare, già in essere nell’Impero Romano. La nuova struttura demografica ed amministrativa, in particolare ha posto l’accento sulla necessità di controllare i meccanismi di approvvigionamento, andando ad agire sul sistema di produzione e distribuzione dei generi alimentari. In tal modo, lo stato moderno ha superato la struttura del mercato medievale che aveva nell’appropriazione del surplus produttivo, da parte delle classi dominanti, lo scopo principale, lasciando, tuttavia, ai produttori la libertà di muoversi sul mercato. Le nuove esigenze dettate dall’urbanizzazione, dalla più complessa struttura amministrativa (dalle conseguenti esigenze di finanza pubblica) e dalla necessità di esercitare il controllo sulla popolazione o parte di essa, spinsero i governi di antico regime a sviluppare “tecnologie” amministrative basate anche sull’approvvigionamento alimentare. Da quel momento in poi, lo stato (o le classi egemoni) non fu più indifferente ai modi di produzione e ai circuiti di scambio (purchè fosse assicurata l’estrazione del surplus produttivo), divenendo parte integrante dell’esercizio politico. Tale “tecnologia” ha avuto effetti incisivi sul mercato di un bene primario come il grano, andando ad influenzare i costi di produzione, intermediazione e i prezzi di vendita, di certo alterando l’equilibrio generato dall’andamento domanda/offerta. La ricerca intende analizzare, in chiave comparativa, le politiche di approvvigionamento adottate dalle differenti città campione, verificando strategie comuni e modelli di governance nell’ambito di sistemi covarianti. Attraverso i dati contabili delle amministrazioni annonarie, espressi in quantità di derrate acquistate e distribuite e di denaro utilizzato, si potranno ricostruire le caratteristiche del mercato e delineare gli elementi di trasformazione imposti da un sistema centralizzato di approvvigionamento rispetto ad un mercato sostanzialmente libero. Inoltre, i dati dell’approvvigionamento alimentare potranno essere messi in relazione con i dati relativi agli standard di vita della popolazione urbana dell’Europa di antico regime in modo da misurare i livelli di sussistenza e l’efficacia delle politiche redistributive rispetto alla libera contrattazione, anche in un’ottica di food security. In questa fase della ricerca, i dati elaborati dagli archivi delle amministrazioni urbane e di alcuni archivi di stato, possono essere utilizzati congiuntamente a dati frutto degli studi esistenti sui livelli salariali di alcune categorie di lavoratori (edili, artigiani specializzati) e ai dati risultanti da alcune analisi svolte (e in svolgimento) sulla misurazione degli standard di vita europei tra età moderna e contemporanea. In una seconda fase avanzata, auspicabilmente, all’interno di un gruppo di ricerca solido, la ricerca intende mettere in relazione i dati relativi agli approvvigionamenti alimentari con quelli relativi alle “politiche” assistenziali urbane, verificando l’interrelazione di questi due fenomeni e le caratteristiche economiche dell’assistenzialità. In particolare, la ricerca mira a ricostruire gli elementi economici di quelli che potrebbero essere i fondamenti del welfare state europeo.

StrutturaDipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo2.164,00 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Proroga28 Luglio 2018
Gruppo di RicercaMONTAUDO Aldo (Coordinatore Progetto)
CARLUCCI Fabio (Ricercatore)
DI SALVIA Biagio (Ricercatore)
ROSSI Roberto (Ricercatore)
SANTILLO Marco (Ricercatore)