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CHIESA E STATO IN ITALIA DALLA GRANDE GUERRA AL CONCORDATO (1914-1929)

Il complesso percorso delle relazioni tra l'Italia e la Santa Sede nei primi decenni del XX secolo costituisce una delle tematiche più idonee a riorganizzare l'esperienza politica della Chiesa di Roma secondo nuovi modelli interpretativi in grado di cogliere soprattutto le grandi trasformazioni del rapporto tra potere, società e religione dopo la Grande Guerra. Le interpretazioni apparse durante la dittatura nell’ambito del fuoriuscitismo e diffuse in alcuni scritti successivamente editi che denunciavano le compromissioni della Chiesa con il fascismo appartengono, infatti, a una fase culturale e politica trascorsa, così come sono sorpassate quelle letture encomiastiche volte a giustificare, senza peraltro aver assegnato neanche il giusto rilievo alla questione, le politiche adottate dalle gerarchie ecclesiastiche nei confronti del regime di Mussolini. Pertanto, una più attendibile ricostruzione dell’incontro tra la Chiesa cattolica e il fascismo in una prospettiva di vertice, l’una e l’altro avendo avuto entrambi, pur nella loro diversità, un’organizzazione gerarchica basata sui principi di autorità, disciplina, obbedienza, può basarsi non solo sui contributi più rilevanti e originali del cospicuo materiale bibliografico prodotto negli ultimi anni al riguardo (innanzitutto dagli studi di Francesco Margiotta Broglio a quelli di Pietro Scoppola). Essa può avvalersi anche della documentazione dell’Archivio segreto vaticano relativa al pontificato di Pio XI, divenuta consultabile da pochi anni, che finora ha dato luogo ad alcune ricerche, non tutte di uguale rilevanza scientifica e culturale. Di questa nuova documentazione disponibile si è servito, ad esempio, Giovanni Sale (Fascismo e Vaticano prima della Conciliazione, Popolari, chierici e camerati, 2, Milano, Jaca Book, 2007) per esaminare le vicende riguardanti lo scioglimento del partito popolare in un volume che, grazie anche all’impiego da parte dell’autore di importanti atti contenuti negli archivi della «Civiltà Cattolica», ha descritto i rapporti della Chiesa di Roma con il fascismo al potere fino alla vigilia della conclusione delle trattative giunte, nel febbraio 1929, agli accordi del Laterano. Tale volume ha fornito una ricostruzione più completa delle responsabilità dei cattolici e di Pio XI nell’affermazione del fascismo, consentendo anche di articolare il giudizio, di cogliere una evoluzione di sentimenti e pensieri, di distinguere fra posizioni, se non opposte, quanto meno diverse di fronte al fascismo all’interno della istituzione ecclesiastica. In una approfondita prospettiva, la ricerca intende strutturarsi, delineando: a) un quadro introduttivo generale sul pontificato di Benedetto XV e su quello di Pio XI; b) l'itinerario ecclesiale nel primo dopoguerra, relativamente al rapporto con lo Stato, con il partito popolare e con il fascismo; c) la politica ecclesiastica del primo governo Mussolini; d) l'evoluzione dei rapporti tra il 1924-25; e) l'intensificarsi delle trattative per la soluzione della questione romana e la firma dei Patti Lateranensi. Lasciando affiorare dai documenti il singolare intreccio delle relazioni politiche, culturali e sociali tra il mondo civile e quello ecclesiastico si intende affrontare un terreno di ricerca non ancora dissodato a fondo e offrire una lettura originale di un tema complesso e ricco di spunti nella prospettiva della conciliazione tra Stato e Chiesa in Italia. A tal fine, la ricerca si propone preliminarmente la ricognizione e la schedatura delle fonti edite e di quelle inedite sul tema in questione e, in seguito, l'analisi sistematica dei risultati sulla base di una periodizzazione interna al quindicennio considerato in fasi di volta in volta individuabili come momenti storicamente compiuti.

StrutturaDipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.525,00 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Proroga28 Luglio 2018
Gruppo di RicercaPARRELLA Roberto (Coordinatore Progetto)
CONTE Alfonso (Ricercatore)
ROSSI Luigino (Ricercatore)