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GLOBAL SHAKESPEARE
Successivamente al reperimento bibliografico di testi critici e soprattutto di 'recordings' di produzioni teatrali e adattamenti inerenti al tema della ricerca, con permanenze presso biblioteche specializzate (per esempio il BFI Institute di Londra e la Folger Shakespeare Library a Washington), il progetto di ricerca si articolerà nel modo seguente. In una prima fase si procederà all' approfondimento teorico della nozione di 'Global Shakespeare' e del modo in cui si situa all'interno di teorizzazione di fenomeni più ampi di globalizzazione socio-economica, sottolineando come il 'global' in 'global Shakespeare' introduca elementi di eterogeneità piuttosto che di omogenizzazione, e come costituisca una 'linea di fuga' rispetto ad uno 'Shakespeare' che emana da un centro (anglofono) e si diffonde poi globalmente, permeando intatto altre culture. Importante in questa fase della ricerca saranno le teorie di Deleuze sul rizoma (e il suo interesse per i punti di entrata multipli e differenziati all'interno del 'rizoma', qui il 'rizoma Shakespeare'); le considerazioni di Derrida sulla lingua come lingua dell'altro e sulla problematica della 'ex-appropriation'; le teorie dei nuovi media, soprattutto M. Hansen, B. Stiegler, S. Lash e C. Lury, che insistono, seppure in modo diverso, sulle differenze tra nuovi media e mass media 'tradizionali', a livello di agency, di estetica e 'affect'. In questa fase della ricerca si tenterà di far interagire in modo innovativo queste teorie con gli studi shakespeariani più 'tradizionali' per aprire nuove prospettive sulla circolazione di Shakespeare sul 'palcoscenico globale'. In una seconda fase della ricerca si procederà all'analisi di produzioni teatrali, adattamenti e appropriazioni di Shakespeare che si situano, seppure in modo diverso e a volte in modo controverso, in una posizione interstiziale rispetto ai flussi globali, marcando e 'decostruendo' le distinzioni tra 'globale' e 'locale'. Gli esempi principali per testare le ipotesi di ricerca saranno i seguenti: 1) le 38 rappresentazioni teatrali shakespeariane in altrettante lingue rappresentate al Globe di Londra come parte del World Shakespeare Festival (2012), che sono esempi ambigui di un decentramento della Englishness che simultaneamente riterritorializza (Deleuze), soprattutto se considerati in relazione ai festeggiamenti per le Olimpiadi londinesi ad essi coevi;2) gli adattamenti di Macbeth e Othello di Alexander Abela, Makibefo e Souli (2006), ambientati in Madagascar con attori non-professionisti o semi-professionisti, che da una parte coltivano una 'retorica del silenzio' per inserirsi negli interstizi tra il 'globale' e il 'locale' e dall'altra si articolano tramite una molteplicità di linguaggi anche visivi;3) Someone is Sleeping in my Pain (2007) di Nicholas Roes, adattamento del Macbeth ambientato nello Yemen che trasforma le ambizioni del personaggio shakespeariano nell'ambizione del regista, intento a offrire un display dell'esotico; 4) In Othello di Roysten Abel (prima produzione teatrale e poi film), che mette in scena la congiunzione ibrida di diverse tradizioni teatrali e luoghi geografici nonchè la (deleteria) circolazione mediatica di Othello come icona di alterità; 5) Second Generation di Jon Sen (2003) e Life Goes On di Sangeeta Datta (2009) entrambi adattamenti di King Lear prodotti in Inghilterra che mettono in primo piano l''absent mother' del testo shakespeariano come allegoria della 'mother India' sempre soggetta a processi culturali di 'rimediazione' (Grusin), un processo che rende precaria la distinzione tra 'Anglophone' e 'non-Anglophone Shakespeare'. 6) un adattamento italiano di Romeo and Juliet di Roberta Torre, Sud Side Stori (2001), in cui Romea è una migrante nigeriana e Giuletto un rock-singer locale, un adattamento di adattamento (West Side Story) che esplora l'interrelazione tra traduzione e migrazione tramite l'enfasi sulla porosità e labilità di confini geografici, culturali e linguistici.
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | CALBI Maurizio | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.600,00 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Gruppo di Ricerca | CALBI Maurizio (Coordinatore Progetto) |