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I GIURISTI ARCAICI

Lo scopo della ricerca è quello di raccogliere i frammenti delle opere dei giuristi arcaici e medio repubblicani, ricomponendoli in modo più completo di quanto non sia stato fatto finora e ciò soprattutto attraverso l’uso meditato delle cosiddette fonti atecniche.E’ chiaro che in questo campo il punto di riferimento fondamentale resta sempre la Palingenesia iuris civilis di Lenel, anche se Lenel fu consapevole dei limiti e della modificabilità della sua opera, come emerge con chiarezza dalla lettura della sua Praefatio. Del resto, come notato da Sini (A quibus iura civibus praescribebantur, Torino 1992, pag. 11 ss.), la forte attrazione del diritto classico, unitamente alla mancanza di edizioni critiche valide della giurisprudenza arcaica, indussero Lenel a ridurre al minimo la quantità dei dati ascrivibili al pensiero giuridico antico. Né può considerarsi esaustiva la pur meritoria opera di Bremer (Iurisprudentiae antehadrianae quae supersunt, Leipzig 1898) sia per i limiti cronologici, sia soprattutto per le scelte sovente incaute.Il presupposto di questa ricostruzione sta nel fatto che, per questo periodo, la figura del giureconsulto non viene ancora rappresentata nelle fonti letterarie come un tecnico isolato dalla società che lo circonda. I sapienti del ius di quest’epoca debbono la loro autorità e il loro prestigio sociale all’essere contemporaneamente autori di opere tecniche e insieme magistrati, pronti a rispondere sulle questioni di diritto, ma pienamente calati nelle vicende politiche del loro tempo, pontefici e comandanti militari. Non è un caso che Pomponio, nella successio auctorum del suo Enchiridion, scritto negli anni del Principato adrianeo e che contiene un catalogo dei giuristi fino a Salvio Giuliano, ricordi, per l’epoca che qui ci interessa, la sapienza dei suoi predecessori, unitamente ai gradi della loro dignitas, cosa che non si rileva per i giuristi del periodo successivo.Da quanto detto è emerso il convincimento che, soprattutto per la giurisprudenza arcaica e medio repubblicana, l’isolamento per generi delle testimonianze, fino ad oggi ordinate dagli editori, finisce per rendere ancora più evanescente la nostra conoscenza dei primi sapienti del ius.Ci si propone quindi di raccogliere e di ordinare i frammenti delle opere di alcuni giuristi del periodo indicato; l’ordine dei fragmenta deve seguire un criterio stratigrafico tendente ad individuare l’attestazione cronologicamente più alta, che non necessariamente coincide con l’antichità della fonte. Una parte del lavoro sarà dedicato alla ricostruzione del profilo prosopografico del personaggio analizzato, con l’indicazione delle testimonianze relative alla vita e alla carriera.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.370,00 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Gruppo di RicercaBOTTIGLIERI Anna (Coordinatore Progetto)
DI CINTIO Lucia (Ricercatore)
LUCREZI Francesco Maria (Ricercatore)
SCOGNAMIGLIO Margherita (Ricercatore)
SOLIDORO Laura (Ricercatore)
TRIFONE Gian Paolo (Ricercatore)