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LA VALUTAZIONE DEL DISCOMFORT NELLA PROGETTAZIONE ERGONOMICA

E’ necessario determinare in maniera oggettiva sino a che punto l’operatore, in un’attività particolarmente monotona e ripetitiva, possa trarre beneficio dalla situazione di comfort o non sia meglio definire una stato di parziale discomfort ovvero che si possa mantenere il più possibile un elevato livello di attenzione nello svolgimento dell’attività imputabile al “disagio”. Sui luoghi di lavoro, in sede di applicazione pratica dell'ergonomia, il problema ha due approcci, uno reattivo o uno preventivo. L'ergonomia reattiva è quando qualcosa deve essere stabilito con azioni correttive. L'ergonomia preventiva è il processo di ricerca di aree che potrebbero essere migliorate e che individua i problemi prima che diventino problemi non risolvibili. Nel caso in esame le problematiche non possono essere preventivamente risolte mediante progettazione di apparecchiature, di attività o progettazione ambientale. Nel progetto siamo in condizioni di ergonomia totalmente reattiva. Il progetto sarà sviluppato secondo tre percorsi di ricerca consecutiva:1)Misurazione e correlazione dei parametri fisiologici rilevati in condizioni di funzionamento simulate. Le attività simulate tipiche sono inizialmente quelle di conduzione di un veicolo in un percorso impegnativo ma ripetitivo e di lunga durata oppure di governo di una macchina utensile. Come già detto la eterogeneità e la durata dei dati rilevati si prestano sicuramente alla gestione mediante tecniche di analisi non standard .2)Elaborazione dei risultati per epurarli da tutte le influenze soggettive dei campioni utilizzati: va considerato che è necessario ricorrere a tempi di simulazione molto lunghi, che essi solo consentono di ottenere dati reali. Ogni individuo transita attraverso stati diversi di interesse: inizialmente l’entusiasmo della novità ma le scarse capacità, poi l’aumento delle conoscenza del sistema ed il miglioramento delle prestazioni fisiologiche, poi l’assuefazione e la stanchezza che comportano errori ed infine la generazione di situazioni indotte di disagio tese al miglioramento delle prestazioni sensoriali. Sarà in questa fase necessaria stabilire dei criteri di selezione naturale di casi singolari che non consentono la generalizzazione dei risultati. 3)Ridefinizione dell’interfaccia uomo – macchina per giungere ad una valutazione oggettiva dei parametri geometrici e fisici per un comfort non ottimale ma “relativo” alle specifiche condizioni di esercizio per l’utente-tipo. Al termine è pensabile riversare i risultati nella progettazione di una postazione di guida non “più confortevole” ma ottimizzata.

StrutturaDipartimento di Ingegneria Industriale/DIIN
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo19.000,00 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Gruppo di RicercaPELLEGRINO Arcangelo (Coordinatore Progetto)
CAPPETTI Nicola (Ricercatore)
CATTANI Carlo (Ricercatore)
D'AMORE Matteo (Ricercatore)
FUSCO Bruno Marcello (Ricercatore)
MARRA Francesco (Ricercatore)
NADDEO Alessandro (Ricercatore)