Ricerca | Progetti
Ricerca Progetti
ECOLOGIA E PENSIERO POLITICO
Il punto di partenza è la problematizzazione del concetto di "natura" in quanto primo concetto politico della cultura occidentale. Un'idea avanzata molti anni fa da Antonio Capizzi in "La repubblica cosmica" (1993) e riproposta qualche anno dopo da Bruno Latour in "Politiche della natura" (1999). Se "natura" è un concetto politico allora, la prima cosa da fare, è evidenziarne le caratteristiche e la portata. Seguendo l'indicazione di Latour, uno dei punti privilegiati su cui puntare inizialmente lo sguardo analitico è la "Repubblica" di Platone e, nello specifico, il "mito della caverna" in essa contenuto. Questo punto d'avvio consentirà già una prima ricognizione ampia sulla storia del pensiero politico, visto che tale mito è sempre al centro, anche quando non citato, del pensiero politico occidentale: se ne può avere un'idea attraverso l'ampia appendice (pp. 835-1140) di Michele Marchetto (2003) al "Il mito della caverna" di John N. Findlay (1966-67). Un'appendice che tracciando una prima storia della ricezione e dell'uso del mito nella filosofia occidentale intercetta di fatto molte tematiche politiche che arrivano fino a Heidegger e oltre (come mostra appunto Latour).Il secondo punto è, dunque, l'analisi del mito della caverna platonico con lo scopo di evidenziare in che modo Platone costruisca attraverso di esso l'idea di natura; idea attraverso la quale mira a nascondere l'atto della sua costruzione. In questo senso l'operazione platonica va letta polemicamente non solo contro i sofisti, ma soprattutto contro gli atomisti: operazione che è stata fatta pochissime volte (in tempi recenti, e con esiti assai discutibili, da Robert J. Roecklein, "Plato versus Parmenides. The Debate over Coming-into-Being in Greek Philosophy", 2011). Dal confronto si possono veder emergere due concezioni ben diverse della natura e della sua politicità, e il fatto che la concezione vincente sia quella platonica ha un peso rilevantissimo per il pensiero politico successivo.Terzo passaggio. Visto che in questa prima fase del progetto si tratta di fare dei 'carotaggi' lungo la storia del pensiero politico, un modo per esaminare la portata politica dei concetti di natura di Platone e degli atomisti è confrontare le proposte politiche di Giordano Bruno e Thomas Hobbes. Proposte (lo "Spaccio de la bestia trionfante" del primo, 1584, e il "Leviatano" del secondo, 1651) che partono entrambe da un'impostazione atomistica, ma giungono a esiti diversi. Bruno (cfr. Fabio Raimondi, "La repubblica dell'assoluta giustizia. La politica di Giordano Bruno in Inghilterra", 2003), anche attraverso Machiavelli, propone un'idea di governo universale del tutto anti-platonica, mentre Hobbes, come dice esplicitamente alla fine della seconda parte del Leviatano (cfr. cap. XXXI, par. 41) si ispira proprio a Platone e, infatti, mostra la necessità di negare l'atomismo in quanto filosofia anti-politica. Entrambi articolano il loro pensiero partendo dalla natura ("Nature" è la prima parola dell'Introduzione del Leviatano e Bruno ha dedicato a essa le sue opere più famose: da quelle pubblicate in Inghilterra fino agli ultimi poemi filosofici pubblicati a Francoforte) e da una natura atomisticamente immaginata; mentre Bruno però vi rimane fedele, criticando aspramente Platone e i neo-platonici, Hobbes ritorna all'ovile platonico anche se in una forma originale.Quarto e ultimo passaggio: Partendo dalla loro diversa ma non del tutto divergente lettura di Platone, vorrei mettere a confronto da un lato il testo succitato di Latour - a cui magari affiancare Philippe Descola ("Oltre natura e cultura", 2005) - e le analisi dedicate da Althusser, in ordine sparso in molti suoi scritti, a Platone. Anche qui si può vedere all'opera la politicità del concetto di natura: in Latour, attraverso l'interpretazione del mito della caverna e la sua revisione in senso democratico; in Althusser, attraverso la ripresa dell'atomismo (classico e non solo: meccanica quantistica).
Struttura | Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC | |
Responsabile | ELIA Annibale | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.926,00 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Gruppo di Ricerca | ELIA Annibale (Coordinatore Progetto) RAIMONDI Fabio (Ricercatore) |