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IL SISTEMA DELL'ARTE CONTEMPORANEA: DAL MERCATO ALLO STAR SYSTEM?

Dalla seconda metà del Novecento, le istituzioni pubbliche che fino ad allora avevano dominato il mercato dell'arte hanno ceduto il campo a nuovi attori che hanno dato vita a un sistema variegato e imprevedibile, non più soggetto solo alle tradizionali leggi della domanda e dell'offerta. L'allargamento dei soggetti coinvolti ha coinciso con la fine dell'unicità dell'opera, sostituita dalla sua riproducibilità iin serie, così come aveva teorizzato fin dagli anni Trenta del Novecento, il filosofo Walter Benjamin. Andy Warhol è stato il primo a iniziare il pubblico al consumo feticistico di opere non più stimabili in termini di abilità tecnica, ma trasformate, come ha osservato Jean Baudrillard, in "oggetti letteralmente superstiziosi, nel senso che non hanno più niente a che fare con una natura sublime dell'arte". Con il venir meno dei tradizionali criteri di giudizio basati sulla qualità tecnica e, quindi controllabili sui parametri dettati dalle accademie, la valutazione artistica, in particolare di quella contemporanea, ha cominciato a dipendere da strategie di mercato via via sempre più raffinate facendo progressivamente prevalere sul valore intrinseco dell'opera il valore aggiunto derivante dal suo creatore, dal suo critico-sponsor, dalla galleria in cui viene esposta o dal collezionista che l'acquista.

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.610,00 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Gruppo di RicercaPASSARO Maria (Coordinatore Progetto)