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L'INTRAPRENDENZA RELIGIOSA DELL'ARISTOCRAZIA. RAPPORTI TRA CITTA' E CONTADO NELL'AREA SALERNITANA TRA IX E XIII SECOLO.

A partire dall’VIII secolo Salerno vede un importante sviluppo urbano, principalmente concentrato nella zona ovest dove trovano ubicazione il palazzo ducale, sede del governo, e il monastero di S. Giorgio. Tra IX e X secolo l’espansione riguarda la zona prospiciente il mare, dove si vanno ad ubicare le abitazioni delle popolazioni costiere. Contestualmente si determina un accrescimento verso nord e la costruzione di numerosi edificio di culto di fondazione principesca che controllano vasti insediamenti agricoli della pianura tra Irno e Sele. Tale controllo genera la nascita di villaggi e contadi e lo spostamento di parte dell'aristocrazia nelle campagne. Il controllo agrario della piana continua in maniera altamente esponenziale in età normanna e poi svevo-angioina. La ricerca vuole definire e meglio indagare l'origine delle famiglie che gestiscono il territorio tra VIII e XIII secolo e tentare di comprendere in che modo l'economia sviluppatasi intorno a questi nuovi centri contribuisca allo sviluppo urbano. All'analisi dei dati archeologici si affiancherà il censimento di tutte le fondazioni principesche e signorili e una catalogazione dei beni di proprietà situati nelle campagne e, dove sarà possibile, la ricostruzione delle forme di insediamento agrario e le tipologie di produzione (olio, vino, castagne, grano, pesce, ecc.).

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.510,00 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Gruppo di RicercaFIORILLO Rosa (Coordinatore Progetto)