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POLIS E IMPERO NEL PENSIERO POLITICO DI PLUTARCO

Il progetto di ricerca dal titolo “Polis e impero nel pensiero politico di Plutarco” si articola essenzialmente in due fasi: una prima fase, di carattere ricognitivo, è volta a individuare i passaggi salienti del confronto, sviluppatosi nel I e II secolo d. C., tra intellettuali greci e latini, quali Dione di Prusa, Seneca e lo stesso Plutarco, e il potere imperiale di Roma; una seconda fase, più mirata e di approfondimento, si propone di focalizzare quella sorta di sistema integrato di filosofia politica, elaborato da Plutarco, teso a consolidare e a legittimare, su basi etico-religiose, lo statu quo dell’assetto centrale e periferico dell’impero romano, con particolare riguardo alle province dell’Oriente greco. In effetti, la riflessione politica del Cheronese oscilla, come un pendolo, dal centro alla periferia dell’impero, da Roma alle città dell’Oriente greco, e viceversa; e corrisponde alla primaria preoccupazione di integrare il localismo municipale della polis nella struttura ecumenica dello stato imperiale, preservandone, nei limiti del possibile, gli spazi sia pur ridotti di autonomia amministrativa. In questa prospettiva il progetto di ricerca mira ad approfondire i due principali poli, distinti ma strettamente complementari, intorno ai quali gravita il pensiero politico di Plutarco. Da una parte, sul terreno della prassi concreta, egli analizza e indaga la politica come tecnica di governo municipale, occupandosi delle questioni inerenti all’amministrazione cittadina dell’Oriente greco, dall’altra, su un piano di maggiore astrazione teorica, concentra il suo interesse sull’arché, studiandone la natura, i caratteri, le finanalità e le fonti stesse della sua legittimazione. Sotto quest’ultimo profilo, il Cheronese si sforza di promuovere un’azione pedagogica che cerchi di ancorare il regime autocratico ad una solida base etica, capace di stimolarne gli spiriti moderati e di neutralizzarne le pulsioni dispotiche.