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PROPOSTA DI DIMENSIONAMENTO DELL'EDILIZIA RESIDENZALE SOCIALE NEL PIANO URBANISTICO COMUNALE

L’emergenza abitativa attuale è strutturalmente diversa da quella degli anni settanta soprattutto a causa delle condizioni di maggiore vulnerabilità delle famiglie esposte ad un mercato abitativo che non sono in grado di sostenere. Oltre questo la domanda non è omogenea ma si presenta articolata nella forma e nelle caratteristiche specifiche e di conseguenza anche l’intervento pubblico deve avvenire in maniera differente da quello passato attivando azioni di intervento che si modulano sull’articolazione della domanda. Il dimensionamento rappresenta il momento fondamentale della progettazione del piano, in cui si definisce la dimensione del carico insediativo sul territorio in oggetto, e delle operazioni che strettamente, e in termini del tutto integrati, precedono e seguono tale momento. La procedura di dimensionamento, cui ci si riferisce ai fini del presente studio (Gerundo, Fasolino, Grimaldi, 2012), è costituita da un modello articolato in cinque stadi: 1. riconoscimentodei fabbisogni; 2. assegnazione dei carichi insediativi; 3. proporzionamento; 4. localizzazione; 5. organizzazione urbanistica. La procedura di dimensionamento si articola e differenzia, nella sua sequenza operativa, in relazione all’oggetto del dimensionamento, da intendersi distintamente quali: residenza, produzione, infrastrutture. Si differenzia altresì, in considerazione del grado di condizionamento che i contesti territoriali possono determinare ai fini delle scelte da assumere. Essi, infatti, qualora fortemente connotati, possono condizionare notevolmente lo stadio della localizzazione, influenzando soprattutto l’assegnazione del carico insediativo, fissando, di conseguenza, limiti alla trasformabilità. L’applicazione della procedura non comporta necessariamente una sequenza unica, dal primo stadio all’ultimo, cioè che sia predeterminata e sequenziale, dal primo stadio all’ultimo, ma, in generale, possono instaurarsi meccanismi di feedback tra gli stadi della localizzazione e gli stadi di assegnazione del carico e riconoscimento del fabbisogno, attivati mediante verifiche di specifici indicatori di minimizzazione del consumo di suolo (Mcs). La procedura di dimensionamento, in cui il principio della sostenibilità è certamente inteso come immanente ai cinque stadi, si focalizzerà sull’aspetto propriamente attuativo della localizzazione e dell’organizzazione urbanistica, che orienta il piano verso obiettivi di elevata qualità progettuale ed energetico-ambientale nella realizzazione degli specifici interventi di trasformazione urbanistica finalizzati all’attuazione delle previsioni insediative. Tale stadio consiste nell’adozione di una serie di elementi che hanno a che vedere con i requisiti di sostenibilità e qualità del progetto insediativo. Si interviene, quindi, in termini di compensazione ecologica per quanto attiene alla fase di localizzazione e, per quanto concerne la organizzazione urbanistica, principalmente sulla distribuzione e disposizione fondiaria degli edifici e degli spazi urbanistici. Si ricerca, in definitiva, la migliore composizione degli elementi di natura urbanistica all’interno delle aree, una volta specificamente proporzionate e localizzate, in merito a tutti gli aspetti aventi rilevanza ai fini della ottimale definizione di dettaglio degli elementi fisici e funzionali, oltre che in termini di efficienza e sostenibilità. La ricerca dettaglierà le specifiche fasi descritte nel caso dell'Edilizia Residenziale Sociale.

StrutturaDipartimento di Ingegneria Civile/DICIV
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo2.090,90 euro
Periodo29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018
Gruppo di RicercaGERUNDO Roberto (Coordinatore Progetto)