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L¿ARTE DELL¿INTERPRETAZIONE. ESPERIMENTI DI REGIA E PROVE D¿ATTORE NEL TEATRO CONTEMPORANEO

Sul finire dell’Ottocento la scena teatrale europea vive un momento di profonda trasformazione e si prepara alla grande riforma che diverrà l’atto di fondazione del teatro contemporaneo. Le sollecitazioni che sottendono a tale cambiamento sono diverse ma ugualmente potenti e agiscono in sinergia per la creazione di un rinnovato senso dello spettacolo. In primo luogo affiora una nuova drammaturgia che elabora un linguaggio espressivo più complesso e presenta una inedita concezione del personaggio, richiedendo tecniche recitative adeguate e conformi alle nuove esigenze. D’altro canto la figura del regista si va sempre più consolidando, avvalendosi del progresso scenotecnico e ponendo con forza la necessità di unità progettuale ai fini dell’elaborazione di un allestimento organico e coerente. Un quadro particolarmente interessante emerge dalla scena russa di quegli anni che, dopo anni di apparente torpore, ma di forte sommovimento teorico e sperimentale, espresso soprattuttonei circoli artistici come la Società d’Arte e Letteratura e l’Istituto Filarmonico di Mosca, si manifesta in forme singolarmente mature nell’esperienza del Teatro d’Arte, fondato nel 1898 da Stanislavskij e Nemirovic-Dancenko. Un caso esemplare dell’incontro fortunato e fecondo fra nuova drammaturgia, audacia registica e sapienza attorica, è costituito dal primo allestimento del “Gabbiano” di Anton Cechov realizzato poco dopo l’inaugurazione del Teatro d’Arte, nel dicembre del 1898. E tuttavia, mentre sono stati sufficientemente indagati gli aspetti più propriamente drammaturgici e registici di quello spettacolo, resta ancora inesplorato il contributo offerto in particolare dall’attore protagonista, Vsevolod Mejerchol’d, che sarebbe diventato in seguito uno dei più acclamati registi e teorici dell’avanguardia europea. Il progetto di ricerca si propone dunque di ricostruire l’interpretazione del personaggio di Treplev realizzata da Mejerchol’d attraverso l’analisi dei suoi taccuini, della corrispondenza intercorsa fra l’attore, Cechov, Stanislavskij, Nemirovic-Dancenko e gli altri compagni di scena, materiali d’archivio in parte pubblicati nella raccolta V.E. Mejerchol’d, Nasledie (Moskva, OGI, 1998, t. 1), in parte ancora inediti e conservati presso diverse istituzioni moscovite: lo RGALI (Archivio per le arti e la letteratura), il museo del MCHAT (Teatro d’Arte) e il museo teatrale Bachrusin. In occasione delle indispensabili sessioni di ricerca previste a Mosca sarà inoltre possibile raccogliere note, recensioni e cronache registrate nella stampa contemporanea, relative sia alla messa in scena del “Gabbiano” realizzata nella stagione inaugurale, sia nella stagione 1905-06. Analizzare la ripresa dello spettacolo, attraverso gli echi della stampa e le memorie dei protagonisti, risulterà ancora più interessante. Dopo il debutto sulla scena del Teatro d’Arte, infatti, Mejerchol’d nel 1902 lascia la troupe per fondare una compagnia autonoma e misurarsi con la regia di opere simboliste. Nel 1905 Stanislavskij, ugualmente attratto dal nuovo stile, richiama il suo attore di un tempo per affidargli la direzione dello Studio di via Povarskaja e poter lavorare sulla drammaturgia maeterlinkiana, ma al contempo gli affida ancora una volta il ruolo di Treplev nella riedizione del “Gabbiano” realizzata sulla scena principale. La ricostruzione di questo episodio del tutto inesplorato del percorso formativo di Mejerchol’d, alla luce dell’analisi dell’interpretazione del 1898, consentirà quindi di fare il punto sull’evoluzione dell’attività registica e attorica del grande artista a quella data e a valle dell’esperienza già maturata, individuando punti di contatto, ma anche di distanza con il pensiero stanislavskijano. Lo studio critico elaborato sulla base delle ricerche effettuate si prefigge infine di offrire in appendice una traduzione della parte di Treplev elaborata da Mejerchol’dnei suoi taccuini, rendendola così disponibile per la prima volta al lettore italiano.

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo550,00 euro
Periodo29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018
Proroga20 settembre 2019
Gruppo di RicercaEGIDIO Aurora Maria (Coordinatore Progetto)