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LA STAMPA DI TRINCEA: IL CASO DI "THE WIPERS TIMES"
Sebbene relativamente poco studiata, la stampa di trincea è un fenomeno assai diffuso durante la prima guerra mondiale, che investe sia il fronte occidentale sia quello orientale e coinvolge gli eserciti della nazioni belligeranti a vari livelli. Grazie ad essa i soldati, che ne sono al contempo artefici e destinatari, re-immaginano la vita al fronte e riformulano la loro drammatica esperienza, dandosi un’identità non preconfezionata dalla propaganda, che fa perno proprio sulla loro capacità di resistere e sopportare con levità le condizioni estreme cui sono sottoposti, senza negarle né soccombere alla disperazione e all’orrore. Elemento fondamentale di questa reinterpretazione dell’esistenza del soldato è lo humour, uno humour difensivo secondo la formulazione freudiana, che diventa dispositivo di normalizzazione e controllo di una realtà sempre più disumanizzata e caotica. Come gli altri giornali di trincea, "The Wipers Times", pubblicato dal battaglione degli Sherwood Foresters dal febbraio 1916 sino alla fine della guerra, nasce dall'esigenza di raccontare la quotidianità del soldato, che la stampa ufficiale falsifica o ignora, in un modo più realistico e attendibile. Ciò comporta, tuttavia, una duplice mediazione: con le autorità militari, e, soprattutto, con i civili, che preferiscono ignorare la brutalità del conflitto e le sofferenze di chi combatte, ma che sono coloro che decidono della prosecuzione delle ostilità. Frutto di tale mediazione è una versione della guerra edulcorata, profondamente stoica e amaramente umoristica, emanazione di una sottocultura - quella degli uomini al fronte - che si rivolge alla cultura dominante per negoziare la propria sopravvivenza, per conquistarne l'approvazione e il sostegno. Ciò spiega perché la netta polarizzazione noi/loro, secondo cui la propaganda ridisegna il mondo per predisporre il paese alla guerra, è poco presente nella stampa di trincea, sostituita in buona misura da un confronto più sommesso, sotterraneo e tutto interno alla nazione, che nondimeno si articola secondo la caratteristica dinamica "gruppo di appartenenza vs gruppo di non-appartenenza" (in questo caso, soldati al fonte vs vertici civili e militari, che rappresentano la nazione in guerra nella sua interezza). La ricerca si propone di indagare tale dinamica, resa possibile, nel caso specifico, dal ricorso allo humour e alla parodia, ricostruendo l'immagine del soldato che "The Wipers Times" rende popolare, un soldato che, pur non configurandosi come tradizionalmente eroico, resta tale perché capace di resistere (di "stringere i denti", come recita una delle poesie del "Wipers Times", "Stick it") per il bene della nazione.
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | DE GIOVANNI Flora | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.600,00 euro | |
Periodo | 29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018 | |
Proroga | 20 settembre 2019 | |
Gruppo di Ricerca | DE GIOVANNI Flora (Coordinatore Progetto) |