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SALVADOR DE LA PLAZA E IL PENSIERO MARXISTA LATINOAMERICANO

Arturo Sosa, gesuita, già rettore della Universidad Católica de Tachira, storico eminente, descrive la figura di De La Plaza con parole chiare: «(…) ha sido prácticamente olvidado. Sin embargo, desde la perspectiva de la Historia de las Ideas Políticas, Salvador de la Plaza representa la formulación de una visión alternativa de la Venezuela de los comienzos del siglo XX, además de la propuesta de un modelo de sociedad como objetivo de la acción política dentro de la corriente socialista y también, una posición crítica en relación al sistema “democrático”-populista venezolano. (…) Salvador de la Plaza obtiene una formación ideológica que lo lleva a manejar con fluidez la historia de Venezuela y el marxismo. Más aún, se convierte en uno de los primeros en intentar una interpretación de la historia venezolana desde esa perspectiva prácticamente desconocida en el medio intelectual venezolano de las primeras décadas del siglo XX. ». L'attività politica di DeLa Plaza inizia a Caracas, all'inizio degli anni '10, e si sviluppa lungo sei decadi e tre esili, fino al 1970. La sua vita è segnata dalla lunga dittatura di Juan Vicente Gómez e da quella di Marcos Pérez Jiménez, più breve, ma ugualmente feroce. In questo arco temporale si sviluppa il pensiero critico dell'autore venezuelano, del quale il progetto intende ricostruire i caratteri più rilevanti, ripercorrendo tappe e temi di una personalità complessa. In primo luogo si intende ricostruire la formazione culturale e politica di De La Plaza dai primi interessi, legati a grandi figure intellettuali latinoamericane (da Rodó a Ugarte, a Pocaterra), agli anni del primo esilio e all'incontro con intellettuali marxisti latinoamericani (in particolare il cubano Mello) e alla formazione di un primo nucleo di analisi marxista della società venezuelana. Si intende poi proseguire lo studio con i successivi sviluppi della sua personalità e con le tappe più mature del suo pensiero politico.A tale proposito, saranno di rilevante interesse gli scritti più maturi di De La Plaza, in particolare quelli sul revisionismo venezuelano, strettamente connessi alla pratica politica e la sua militanza. Il secondo filone che si intende evidenziare è quello di natura storico-economica e, in particolare, quello del ruolo della riforma agraria nella società venezuelana e del controverso rapporto tra il paese sudamericano e la sua principale fonte di ricchezza, il petrolio. L'analisi di questi due filoni di analisi della società e dell'economia del suo paese risultano particolarmente interessanti sia per come il Venezuela è studiato e descritto nelle opere di De La Plaza, sia in chiave comparativistica - in particolare il ruolo dell'agricoltura e la necessità "rivoluzionaria" di una radicale riforma agraria - con i lavori ben più noti, ma successivi a quelli del venezuelano, di Mariátegui. Insieme ai temi dell'agricoltura emergono dalla sua opera quelli relativi al ruolo del petrolio nell'economia del Venezuela e, in particolare, il legame tra la ricchezza prodotta dall'oro nero e le nuove forme della subalternita e dell'asservimento dell'economia e della società locale agli interessi e ai modelli nordamericani. L'elaborazione teorica e le proposte politico-pratiche dell'autore venezuelano incrociano il dibattito scientifico e culturale del paese e individuano due temi di indagine e riflessione: i caratteri delo sviluppo economico e il processo di mediatizzazione - cioè di perdita dell'effettiva sovranità nazionale - dell'economia e della politica del paese caraibico.

StrutturaDipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione/DISUFF
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.400,00 euro
Periodo29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018
Gruppo di RicercaD'ANGELO Giuseppe (Coordinatore Progetto)