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L¿EUROPA DEI TRADIMENTI. IL COSMOPOLITISMO NORMATIVO EUROPEO SOTTO ATTACCO

Con questa ricerca, ci proponiamo di evidenziare i tratti del cosmopolitismo europeo, ciò che per noi è anche la finalité dell’Europa, per poi soffermarci sull’attuale profonda crisi che l’attanaglia. Cercheremo di delineare il progetto cosmopolita dell’Europa non derivandolo da una qualche ‘idea filosofica’, ma cercandolo nelle specificità della sua storia e negli articoli dei suoi documenti ufficiali, che di quella finalité ne rappresentano il precipitato politico-istituzionale. Come cercheremo di dimostrare, pur avari di grandi idealità, i Trattati Costituzionali e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (la cui natura è vincolante per i sottoscrittori) contengono un minimo di linguaggio cosmopolita, il quale contraddistingue l’Europa da altri spazi sociali e politici mondiali. Un linguaggio, inoltre, dipendente da certi tratti storico-culturali. La storia dell’Europa è infatti ‘particolare’ sul piano dei principi e del rispetto della dignità dell’uomo e dei popoli. Elementi che ci autorizzano a sostenere la tesi di un’Europa come di uno spazio potenziale del cosmopolitismo. Dimostrare però che i documenti europei parlano un minimo di linguaggio cosmopolita e che vi sono tratti peculiari della sua storia inneggianti al cosmopolitismo non dimostra affatto che l’Europa abbia già costituito uno spazio cosmopolita definito. Al contrario, i fatti che stanno accadendo sotto i nostri occhi – con la gestione dei richiedenti asilo e con la crisi dei debiti sovrani degli Stati membri dell’Unione europea [d’ora in avanti Ue] – sta lì a dimostrarlo. Questi avvenimenti non trapelano una messa in pratica degli ideali cosmopoliti, né all’interno dei confini europei né all’esterno. Piuttosto ne evidenziano un tradimento, ovvero uno scollamento tra l’esperienza storica di un’Europa cosmopolita, l’intenzione iscritta nelle sue carte ufficiali e la cruda realtà dei fatti. La quale mette in seria discussionela tenuta dell’Europa, del suo destino, del suo senso più profondo, delle sue idealità, della sua storia. Dopo i morti che giacciono in fondo al Mediterraneo, dopo i muri alzati al passaggio dei richiedenti asilo e dopo il depauperamento di Grecia e Cipro (non le uniche), colpevolizzate di un debito non proprio tutto imputabile a loro, la domanda per una verifica di quanto cosmopolitismo rimane ancora nelle intenzioni dei costruttori dell’Europa diviene secondo noi più che legittima. Svilupperemo le nostre riflessioni in tre punti: cercheremo innanzitutto le prove a sostegno della tesi di un’Europa espressione di uno spazio storico di potenziale affermazione del cosmopolitismo, specifico anche rispetto agli Stati Uniti; proveremo a delineare successivamente i tratti del progetto ‘cosmopolita normativo’ dell’Ue ricavandolo dalle sue azioni istituzionali, ma soprattutto estrapolandolo dagli articoli dei Trattati Costituzionali e della Carta dei diritti fondamentali; proveremo infine ad illustrare i tradimenti perpetuati alle spalle di questo progetto, nonché l’emersione incessante di un progetto alternativo, che, per contrapposizione, denomineremo ‘cosmopolita di mercato’.

StrutturaDipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo2.015,00 euro
Periodo29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018
Gruppo di RicercaPENDENZA Massimo (Coordinatore Progetto)
LAMATTINA Vanessa (Ricercatore)
VERDERAME Dario (Ricercatore)