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LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA DI INFRASTRUTTURE VERDI E BLU. MODELLI E TECNICHE

La salvaguardia e la tutela del sistema ambientale, con particolare riguardo ai servizi ecosistemici e ai vari habitat che li costituiscono, riveste, oggi giorno, un’importanza che non può più essere trascurata perché determinante sulla qualità della vita dei cittadini e sulla vivibilità stessa delle nostre città. I cambiamenti climatici indotti dall’uomo, in combinazione con altre pressioni antropiche come la conversione degli usi del suolo, hanno modificato le funzioni dei sistemi ecologici, e hanno conseguentemente modificato il flusso di servizi ecosistemici in termini di scala, di tempi e di posizione e il cambiamento climatico futuro aggraverà probabilmente questi effetti. In questo lavoro si propone di ampliare e sistematizzare quanto contenuto in "Exploring nature-based solution” dell’Agenzia Europea dell’Ambiente) dell’Unione Europea in cui viene mostrata la necessità di Infrastrutture Verdi (Green Infrastructure, GI) per mitigare la vulnerabilità dagli agenti atmosferici dalle variazioni climatiche. Le pianificazioni settoriali in materia ambientale (Piani Stralcio per il Rischio Idrogeologico, Piani di Tutela delle Acque, Piani di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria, Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile, etc.) riconoscono infatti al sistema degli spazi verdi urbani e alle reti ecologiche un ruolo fondamentale per il raggiungimento di un equilibrato assetto territoriale. La ricerca si propone di formulare una metodologia di supporto alle decisioni relativamente alla introduzione delle infrastrutture verdi e blu negli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, quali piano territoriale regionale, piano territoriale di coordinamento provinciale, piano territoriale del parco e piano di bacino idrografico, e, infine piano urbanistico comunale o intercomunale, con un livello di dettaglio opportunamente differenziato per le diverse scale. L'aspetto innovativo è rappresentato dall'obiettivo di pervenire ad una proposta di un modello da incardinare nelle procedure di formazione e, in particolare, di dimensionamento dei piani territoriali e urbanistici, al fine di assicurare la necessaria e completa considerazione di tale tematica all'interno dei loro contenuti fondanti. Aspetto non secondario che si intende studiare è relativo al fatto che costruire, implementare e salvaguardare le infrastrutture verdi costituiscono una opportunità per porre in relazione, in una logica sistemica, le azioni di incremento delle dotazioni urbane con le operazioni di trasformazione urbanistica ed edilizia, coniugando gli interessi economici con la valutazione ed il bilancio delle componenti ambientali, in coerenza con il principio dell’azzeramento del consumo di suolo, sancito dalla Commissione Europea nel 2011(COM,2011), che stabilisce che nei prossimi anni la città potrà crescere solo all’interno del perimetro già urbanizzato. La metodologia che si immagina di definire con la presente ricerca dovrebbe essere in grado di fornire un nuovo modo di disegnare l’infrastruttura verde, che, nell'accezione tradizionale si fonda generalmente sulla specifica capacità di favorire i flussi biotici e abiotici. In questo caso si intende ottimizzarne l'individuazione favorendo anche altri servizi ecosistemici, a partire da quello di regolazione, fra cui la difesa dai rischi idrogeologici e l'incremento del welfare.

StrutturaDipartimento di Ingegneria Civile/DICIV
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo4.188,00 euro
Periodo15 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaFASOLINO Isidoro (Coordinatore Progetto)
COPPOLA FRANCESCA (Ricercatore)