Progetti

Ricerca Progetti

CARATTERIZZAZIONE DEL FENOTIPO CARDIOVASCOLARE DI TOPI GENETICAMENTE MODIFICATI HR301Q ¿-GAL A TG/KO.

Il presente progetto permetterà di caratterizzare il fenotipo cardiovascolare di un nuovo modello animale di malattia di Fabry. Ad oggi non esiste un modello murino di malattia di Fabry che riproduca lo stesso fenotipo indotto dall’accumulo di Gl3 nei tessuti. Il vantaggio di questo modello murino rispetto a quelli esistenti, come il knock out totale del gene GLA, è quello di avere un consistente e significativo accumulo di Gl3 nei tessuti target della patologia e potrebbe pertanto essere un modello ideale di patologia di Fabry. I dati che deriveranno dallo studio del fenotipo cardiovascolare di questi topi transgenici contribuiranno alla caratterizzazione del fenotipo di questi animali e a verificarne la validità come modello di malattia di Fabry. L’identificazione di un modello murino appropriato per questa patologia è essenziale per la valutazione dell’efficacia terapeutica di nuovi farmaci. La malattia di Fabry (FD) è una malattia da deposito lisosomiale multisistemica, progressiva, ereditaria. I pazienti affetti da questa malattia muoiono spesso ad un'età relativamente giovane a causa delle complicazioni che pregiudicano gli organi vitali quali il cuore ed i reni. L’identificazione di un modello animale appropriato che riproduca le caratteristiche della patologia è importante per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche. Lo studio è finalizzato alla caratterizzazione del fenotipo cardiovascolare di un nuovo modello transgenico di malattia di Fabry. Questo modello transgenico è già stato caratterizzato dalla Società americana Amicus Therapeutics per l’attività dell’enzima -galattosidasi e l’accumulo di Gl3 in organi e tessuti specifici, caratteristiche peculiari della malattia di Fabry. Il fenotipo cardiovascolare, che è di norma alterato in pazienti affetti da questa patologia, non è stato ancora valutato in questo modello murino. Per fare questo tipo di valutazione, i topi transgenici arriveranno dalla Società americana Amicus Therapeutics, con la quale collaboriamo, e verranno incrociati per generare il numero di topi necessari alla sperimentazione. Allo stesso tempo, topi wild type C57/B6, acquistati dalla ditta Charles River, verranno incrociati per generare gli animali di controllo necessari per la sperimentazione. Il fenotipo cardiovascolare sarà valutato mediante ecocardiografia eseguita una volta al mese, a partire dalla ottava settimana di vita. Siccome è stato dimostrato che l’accumulo di Gl3, causa della patologia, aumenta con l’età sarà necessario seguire gli animali nel tempo per valutare la possibilità che il danno cardiaco da accumulo di Gl3 insorga in età avanzata. In associazione all’ecocardiografia, una volta al mese sarà valutata la pressione arteriosa, che è noto essere aumentata nella patologia di Fabry in circa il 30/40% dei casi. Per la valutazione periodica dei livelli di pressione arteriosa di questi animali sarà utilizzata una metodica non invasiva, il sistema CODA, così da ridurre al minimo la sofferenza dell’animale e il numero di animali arruolati nello studio. Qualora si presentasse una variazione significativa dei livelli pressori mediante metodica non invasiva, ovvero la presenza di valori di pressione sistolica pari o superiori a 140 mm Hg e valori di pressione diastolica pari o superiori a 90 mm Hg, la stessa sarà valutata mediante metodica invasiva con catetere Millar. La metodica invasiva ci darà ulteriori informazioni come gli indici di contrattilità cardiaca, non valutabili con la metodica CODA. Al fine di ridurre la sofferenza dell’animale, al termine della misurazione della pressione con metodica invasiva, gli animali saranno sottoposti ad eutanasia ed i cuori saranno espiantati per l’analisi istologica.

StrutturaDipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”/DIPMED
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo4.087,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaIACCARINO Guido (Coordinatore Progetto)