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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE: MODELLI A CONFRONTO

Da decenni, la certificazione delle competenze ha assunto un ruolo di rilievo nelle politiche del lavoro, di istruzione e formazione dell’Unione Europea e dell’Italia. A tal proposito, il progetto di ricerca è volto ad analizzare il framework teorico dei processi di validazione e certificazione delle competenze, nonché la rilevanza del concetto di apprendimento permanente, considerato anch’esso cornice di riferimento condivisa per il concreto esercizio dei diritti dei cittadini europei a veder riconosciuti i propri percorsi formativi e le esperienze di vita e di lavoro nell’intero territorio comunitario. La disamina sul “percorso” della certificazione delle competenze, proseguirà con l’analisi dei principali approcci, policy e strumenti adottati dall’Unione Europea e dall’Italia per la relativa implementazione. Infine, saranno presentati i risultati ottenuti da una preliminare indagine circa l’utilità di utilizzare strumenti e modelli per la certificazione delle competenze. Tali premesse risultano fondamentali per meglio comprendere il contextdell’approccio proposto nel progetto, che ha l’obiettivo di arrivare alla certificazione delle competenze trasversali. Il context da sviluppare potrebbe essere orientato alla Responsabilità Sociale. In particolare, le tecnologie moderne, le maggiori esigenze del mercato e la ricerca di una combinazione di efficienza e garanzia della qualità che, hanno portato alla nascita di nuove forme di organizzazione della produzione, comportano considerevoli ripercussioni anche sul piano delle qualifiche e delle competenze richieste ai lavoratori. Oltre ad un maggior fabbisogno di conoscenze specifiche di tipo più dichiarativo e procedurale, diventano importanti pure le qualifiche chiave, la comprensione del sistema e delle competenze professionali con un ampio campo d’applicazione. Dunque, l’apprendimento sul posto di lavoro diviene sempre più importante per qualificare i lavoratori all’interno e a beneficio di nuove forme organizzative. Il potenziale d’apprendimento riguarda la possibilità che in una determinata situazione di lavoro abbiano luogo processi d’apprendimento. Questa possibilità è la risultante dell’interazione tra caratteristiche dei lavoratori (qualifiche già possedute, capacità di apprendimento e disponibilità ad apprendere) e opportunità di apprendimento offerte dal posto di lavoro. Un ulteriore step sarà volto alla diffusione del modello basato sulle ontologie già proposto che permette di rappresentare le competenze mediante i linguaggi e gli strumenti propri del Semantic Web. Tale modello rappresenta lo strumento che, nell’ambito della CSR e, dunque della valorizzazione del capitale umano, permette di organizzare, rappresentare e “standardizzare” le competenze, al fine di governare i diversi fattori che incidono sul percorso volto alla CSR Management. Inoltre, esso si basa sull’idea che sia possibile implementare un approccio in grado di identificare, valutare e certificare le competenze nelle organizzazioni sfruttando le ontologie ovvero, attraverso la capacità di descrivere la conoscenza all’interno di un dominio specifico, abilitando al tempo stesso l’elaborazione automatica da parte dei computer della conoscenza così rappresentata.

StrutturaDipartimento di Scienze Aziendali - Management & Innovation Systems/DISA-MIS
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo3.581,38 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaMALANDRINO Ornella (Coordinatore Progetto)
BRUNI Maria Irene (Ricercatore)
DELLA VOLPE Maddalena (Ricercatore)
GAROFALO Maria Rosaria (Ricercatore)
MICCOLI Maria Carmela (Ricercatore)
PROTO Maria (Ricercatore)
SESSA MARIA ROSARIA (Ricercatore)
SICA Daniela (Ricercatore)
SUPINO Stefania (Ricercatore)
TESTA Mario (Ricercatore)