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LA RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE FISCALI INTERNAZIONALI

Il progetto analizzerà le modalità di risoluzione delle controversie fiscali internazionali. La globalizzazione dell’economia e la connessa interdipendenza delle Amministrazioni fiscali evidenziano i limiti di approcci rigorosamente nazionali alla lotta all’elusione ed evasione fiscale, rafforzando la necessità di soluzioni non più unilaterali tra gli Stati, bensì basate su un livello sempre maggiore di collaborazione e coordinamento.Risulta, pertanto, fondamentale la costruzione di un rapporto tra Fisco e contribuenti fondato sul dialogo, la fiducia reciproca e la collaborazione, in cui sia garantita la partecipazione diretta del contribuente anche nella fase della risoluzione delle controversie derivanti dall’applicazione di una Convenzione contro la doppia imposizione. Tradizionalmente, i meccanismi di risoluzione delle controversie fiscali internazionali sono, invece, concepiti come procedure tra Stati, senza prevedere una forma di partecipazione del contribuente.Nell’ordinamento internazionale esistono essenzialmente diversi mezzi di risoluzione delle controversie, ma il modo tradizionale di risolvere le controversie che scaturiscono da una Convenzione contro la doppia imposizione è quello di utilizzare la procedura amichevole prevista nell’art. 25 del Modello OCSE ed inserita nella maggioranza delle Convenzioni bilaterali stipulate tra gli Stati.Il contrasto alla pianificazione fiscale aggressiva e le misure proposte a seguito del progetto BEPS hanno avuto (e continuano ad avere) un impatto sostanziale sull’applicazione delle Convenzioni contro la doppia imposizione.La consapevolezza che le misure proposte nell'ambito del progetto BEPS avrebbero aumentato l'incertezza nell’interpretazione ed applicazione delle Convenzioni fiscali ed acuito il numero delle controversie tra il contribuente e le Amministrazioni tributarie, ha indotto l’OCSE a prevedere come obiettivo dell’Action 14 del Piano di Azione BEPS il miglioramento dei meccanismi di risoluzione delle controversie internazionali al fine di aumentarne l’efficacia.Poiché nel corso degli anni sono emersi vari problemi pratici connessi alla procedura amichevole, ciò ha indotto ad introdurre delle modifiche all’art. 25 ed al relativo Commentario, con l’obiettivo di rendere effettiva la procedura di accordo reciproco. In particolare, il paragrafo 5 dell’art. 25 prevede un meccanismo che consente il ricorso alla procedura arbitrale per la risoluzione delle questioni che hanno impedito alle Autorità competenti di raggiungere un accordo, entro due anni dalla sottoposizione del caso. Tale procedura è parte integrante della procedura di accordo reciproco e non costituisce meccanismo alternativo per la risoluzione delle controversie che insorgono ai sensi della Convenzione.La collaborazione tra gli Stati ed i contribuenti deve essere garantita sia nella fase di applicazione delle norme, sia nella fase di risoluzione delle controversie e deve essere realizzata proprio attraverso il coinvolgimento del contribuente, il quale dovrebbe sempre avere la possibilità di partecipare alle procedure che producono o possono produrre effetti rilevanti nella sua sfera.E’, infatti, necessario considerare, da un lato, l’interesse degli Stati contraenti ad assicurare la propria sovranità impositiva così come è stata delineata nella negoziazione delle norme di distribuzione contenute nelle Convenzioni contro le doppia imposizione; dall’altro lato, l’interesse dei contribuenti all’eliminazione della doppia imposizione nei casi in cui l’interpretazione e l’applicazione della Convenzione dia adito a dubbi o difficoltà e nei casi non disciplinati al fine di eliminare gli ostacoli che possano recare nocumento all’incremento del commercio internazionale ed alla crescita economica.Il progetto permetterà, quindi, di verificare se e quali tra gli attuali meccanismi di risoluzione delle controversie rispettano il principio di tutela giurisdizionale immediata ed effettiva.

StrutturaDipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.545,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaPISTONE Pasquale (Coordinatore Progetto)
D'AMATO Paolo (Ricercatore)
DE FLORA MENITA GIUSY (Ricercatore)
DE VITA Cinzia (Ricercatore)
Dorigo Stefano (Ricercatore)
NASTRI MARIA PIA (Ricercatore)