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DALLA DESTRUTTURAZIONE DELL'ORARIO DI LAVORO ALLO SMART WORKING

Il gruppo di ricerca si propone di analizzare il quadro normativo in materia di orario di lavoro, mettendo in luce, attraverso l'analisi delle varie riforme che hanno coinvolto la materia negli ultimi quindici anni, la tendenza del legislatore verso un progressivo allentamento dei tradizionali vincoli del passato in materia di tempi di lavoro, fino ad arrivare alla recente introduzione del lavoro agile, altrimenti detto smart working.Il primo step della ricerca si muove dall'analisi del d.lgs. 66/2003, che ha regolato la materia dell’orario di lavoro, non a caso introducendo svariati elementi di diversificazione e di destandardizzazione dell’orario di lavoro, attraverso un massiccio coinvolgimento della contrattazione collettiva in quasi tutti gli aspetti cruciali relativi al governo del tempo di lavoro, riconoscendole sia la funzione autorizzatoria all’utilizzo di moduli flessibili di orario, sia la facoltà di deroga a principi stabiliti dalla stessa legge.Il secondo importante step di tale processo è segnato dalle nuove regole introdotte a seguito del c.d. Jobs Act, che segna una vera e propria rottura degli argini legali in materia di orario. L'attenzione dell'attività di ricerca sarà in particolare dedicata all'esame della nuova fattispecie del lavoro agile, regolata da ultimo dalla recentissima Legge 22 maggio 2017, n. 81, intitolata "Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato".Già dalla definizione di lavoro agile, contenuta nella citata legge, emerge chiaramente una vera e propria fuga in avanti rispetto all’attuale assetto normativo in materia di limiti al potere datoriale nell’organizzazione dei tempi di lavoro.Esecuzione della prestazione lavorativa in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno ed entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornalerio e settimanale previsti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.Salvo il rispetto di tali limiti, espressamente sancito dalla legge in parola, l’autonomia individuale può tutto. Dunque piena ed ampia è la possibilità di regolazione riconosciuta all’accordo individuale per tutti gli aspetti relativi all’organizzazione dei tempi di lavoro, compresa la disciplina dei riposi.L'analisi del dettato normativo, sarà accompagnato da una dettagliata mappatura degli accordi collettivi aziendali finora spontaneamente intervenuti in materia di lavoro agile già prima ed al di là dell’iniziativa legislativa appena approvata.

StrutturaDipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo829,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaQUARANTA Mario (Coordinatore Progetto)
D'AMATO Paolo (Ricercatore)
GALIZIA CARMEN (Ricercatore)
LUCIANI Vincenzo (Ricercatore)