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CRISI ECONOMICA O STAGNAZIONE SECOLARE

Sebbene siano passati anni dallo scoppio della crisi e sebbene siano state adottate misure straordinarie per combatterne le conseguenze, le principali economie mondiali sono ancora stagnanti, con tassi di crescita del PIL inferiori a quelli registrati nel periodo pre-crisi.Di fronte a questa situazione, Summers (2013) ha avanzato l’ipotesi che quella attuale non sia una stagnazione “normale”, bensì una stagnazione “secolare”. Di conseguenza, la situazione attuale non rappresenterebbe una mera fluttuazione negativa dei tassi di crescita, bensì l’inizio di un periodo di stagnazione protratto e potenzialmente “secolare”.L’espressione “stagnazione secolare” è stata utilizzata, per la prima volta, da Hansen nel 1939. All’indomani della Grande Depressione, il celebre economista statunitense riteneva le prospettive di crescita dell’economia americana tutt’altro che positive, al punto da preconizzare l’avvento di una “stagnazione secolare”: in estrema sintesi, il rallentamento della crescita demografica e l’esaurimento dei territori ad ovest da “colonizzare” erano destinati a determinare, negli Stati Uniti, una cronica carenza della domanda di investimenti, da cui sarebbe derivata una ciclica successione di depressioni capaci di autoalimentarsi e deboli riprese.Come noto, le fosche previsioni di Hansen non si sono avverate: la guerra, il baby boom, la crescita urbana, il sempre maggiore intervento dello Stato nell’economia sono stati solo alcuni dei fattori che hanno scongiurato questa eventualità. Tuttavia, potrebbero essere stati fattori “esogeni” che, in quanto tali, hanno solo rinviato l’avvento della “stagnazione secolare”.Le principali economie mondiali sono impossibilitate a raggiungere il livello di domanda aggregata di piena occupazione e, pertanto, sono caratterizzate da un cronico output gap, ossia da un cronico divario fra il tasso di crescita corrente ed il tasso di crescita potenziale. In quest’ottica, i sostenitori di tale interpretazione consigliano l’attuazione di politiche economiche espansive, soprattutto di bilancio, con l’obiettivo principale di aumentare la domanda aggregata e, tramite essa, la produzione, il reddito e l’occupazione.Dal 2013 ad oggi, molti economisti hanno convenuto con Summers sul fatto che siamo in una situazione “eccezionale” ed hanno anche ripreso, a loro volta, l’espressione “stagnazione secolare”, coniata da Hansen. Tuttavia, vi è un ampio dibattito sulle cause di questa “stagnazione secolare” e sulle politiche da implementare per uscirneL’obiettivo del progetto di ricerca è di esaminare l’ipotesi della stagnazione secolare alla luce delle diverse interpretazioni che, nel tempo, ne sono state date. Per ciascuna di esse, si analizzeranno, prima, le cause del fenomeno e, poi, le politiche di contrasto proposte, evidenziandone le criticità.

StrutturaDipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo2.418,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaFAGGINI Marisa (Coordinatore Progetto)
ABATEMARCO Antonio (Ricercatore)
BRUNO Bruna (Ricercatore)
DEL PRETE MARZIA (Ricercatore)
PARZIALE Anna (Ricercatore)
SENATORE Luigi (Ricercatore)
VINCI Concetto Paolo (Ricercatore)