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COOPERAZIONE SOCIALE, MUTUALISMO, SHARING ECONOMY: LA DIMENSIONE GENERATIVA DEL DIRITTO

La ricerca si svolgerà in tre tappe fondamentali, corrispondenti, nelle previsioni, ai tre anni di durata del progetto.Prima parte: monitoraggio e descrizione delle diverse forme di neomutualismo sviluppatesi negli anni più recenti. Dalle diverse forme di condivisioni di spazi e di strumenti per la vita e il lavoro (cohausing, coworking etc.), alle modalità cooperative di produzione di consumo, agli elementi di mutualità che accompagnano le nuove forme di sindacalismo sociale (p.e.: le piattaforme dei mutuatari per la difesa delle proprie abitazioni durante la crisi cd. "dei mutui"), sino alla cooperazione in rete e alle nuove forme di regolazione in rete dello scambio di servizi (sharing economy e "platform capitalism").Seconda parte: lavoro teorico sulle ambivalenze che tutto questo mondo, molto eterogeneo, presenta in relazione alle trasformazioni del capitalismo contemporanea attraverso la crisi. L'ipotesi da verificare è quella di una non districabile ambivalenza: da un lato, il neomutualismo presenta complessivamente le caratteristiche di un "contromovimento" rispetto all'egemonia della logica proprietaria e neoliberale, producendo un "luogo" sottratto al mercato, una diversa e altra economia interpretabile con gli strumenti offerti già da Karl Polanyi ne "La grande trasformazione"; dall'altro lato, le caratteristiche "neostrattive" che molti hanno individuato nel capitalismo finanziarizzato trovano proprio su questo terreno della nuova cooperazione sociale un nuovo "luogo" di valorizzazione. Se questa ambiguità può non essere avvertibile nel mutualismo "di piccola scala", dove prevalgono i tratti più nettamente e palesemente difensivi, diventa invece visibilissima quando si analizzano gli sviluppi maggiori delle reti di scambio e condivisione, che diventano vere e proprie grandi imprese che operano all'interno del capitalismo estrattivo.Parte terza: qui si invidieranno le evoluzioni giuridiche che si stanno affermando. Ci si chiederà anche se esistono dispositivi giuridici in grado di sciogliere l'ambivalenza registrata, e di trasformare quell'ambiguità nella capacità di produrre vere e proprie imprese della cooperazione sociale, di dimensioni importanti ma sottratte al meccanismo di "sussunzione" che si registra da parte dei dispositivi di valorizzazione neoliberale. Per esempio, sviluppare - sia tecnicamente che giuridicamente - piattaforme che permettano alla condivisione di non trasformarsi in un dispositivo di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, che sta rendendo la sharing economy solo un meccanismo di ulteriore precarizzazione e e sfruttamento della forza lavoro, come accade oggi in gran parte del "platform capitalism", ma che sviluppino, al contrario, un robusto, autentico cooperativismo digitale.

StrutturaDipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo2.101,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaAMENDOLA Adalgiso (Coordinatore Progetto)