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VIZI DELLA COSA E INADEMPIMENTO CONTRATTUALE NELLA VENDITA FORZATA

Il progetto si svilupperà in particolare intorno alle modalità con cui l'aggiudicatario del bene pignorato può far valere l'aluid pro alio. Secondo Cass. n. 7708/2014 nella vendita forzata l'aggiudicatario del bene pignorato, in quanto parte del processo di esecuzione, ha l'onere di far valere l'ipotesi di aliud pro alio con il solo rimedio dell'opposizione agli atti esecutivi, che va esperita - nel limite temporale massimo dell'esaurimento della fase satisfattiva dell'espropriazione, costituito dalla definitiva approvazione del progetto di distribuzione - comunque entro il termine perentorio di venti giorni dalla legale conoscenza dell'atto viziato, ovvero dal momento in cui la conoscenza del vizio si è conseguita o sarebbe stata conseguibile secondo una diligenza ordinaria. Si tratta di una opinione che va verificata, e il progetto mira proprio a questo, alla luce della risoluzione a monte di due questioni: il primo ordine di problemi nasce dalla difficile distinzione in concreto tra vizi, mancanza di qualità essenziali e aliud pro alio; il secondo ordine di questioni si rinviene nella necessità di coordinare il rimedio di matrice sostanziale con il contesto processuale della vendita forzata.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo360,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaFALCONE Chiara (Coordinatore Progetto)
AVERSANO Gabriele (Ricercatore)
IVONE Vitulia (Ricercatore)
MIRAGLIA Caterina (Ricercatore)
VECCHIONE Antonio (Ricercatore)