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LA DIMENSIONE ¿EUROPEA¿ DEL MEZZOGIORNO PRE-UNITARIO E LE PAROLE CHIAVE DELLA POLITICA DI COESIONE 2014-20. UN CONFRONTO TRA LE ANALISI TERRITORIALI DI SCIENZIATI, TECNICI E INGEGNERI DEL REGNO DI NAPOLI E GLI ATTUALI DOCUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONAL

Gli ingegneri del Regno di Napoli, grazie all'istituzione del Corpo di Ponti e Strade (ispirato al modello napoleonico del 1809, di poi potenziato dai Borbone dopo la fine del Decennio Francese), erano chiamati a monitorare i territori del Mezzogiorno, esaminandone risorse e criticità. Le loro relazioni, oggi conservate in diversi fondi degli Archivi di Stato, contengono preziose indicazioni sulle condizioni coeve del Sud Italia, sulla genesi e sulla natura dei suoi problemi territoriali, sulle azioni ritenute indispensabili per la sua ripresa economica, nonché sulle problematiche derivanti dalla difficoltà di conciliare le esigenze dello sviluppo con quelle della salvaguardia ambientale. Al di là del diverso contesto socio-politico e terminologico del tempo, si tratta di riflessioni molto simili a quelle riguardanti l’attuale sistema paese Italia, collegate all'agenda politica europea per lo sviluppo territoriale (Politica di coesione 2014-20) volta, tra le varie finalità, a tutelare, recuperare e rivitalizzare le aree territoriali depresse. Ne sono un chiaro indizio alcune parole chiave dell'agenda – tra cui “sostenibilità”, “green economy”, “capitale” e “diversità” territoriale – che, in maniera più o meno implicita, sono già presenti nei “documenti di piano” degli illuministi e ingegneri attivi nel Regno di Napoli. Lo rivelano documenti come le perizie cartografiche del Mezzogiorno preunitario – spesso destinate a derimere questioni giudiziarie determinate da opere abusive e incuria del territorio da parte dei rispettivi proprietari del tempo, ma anche dalla necessità di conciliare le esigenze dello sviluppo economico con quelle della sostenibilità ambientale – nonché alcune memorie e considerazioni di scienziati e ingegneri, più generali e complesse, che mettono a fuoco, in un’ottica “sistemica”, le varie problematiche dei territori del Sud. Si tratta cioè di analisi territoriali che, ricostruendo i coevi “quadri ambientali” delle varie province del Regno, ne denunciano gli squilibri (legati alla coesistenza di aree progredite e zone contraddistinte da degrado ambientale, economico e sociale), evidenziando la necessità di recuperarne – per usare un termine attuale – il “capitale territoriale”. Il presente progetto di ricerca, pertanto, secondo un approccio geografico-storico-sistemico orientato all'attualità, partendo dalla definizione dei concetti-chiave dell’agenda politica europea e dalla loro presenza/assenza nei documenti di piano locali (con particolare riguardo ad alcune aree emblematiche della Regione Campania e, in particolare, della provincia di Salerno), intende compararne i temi guida con quelli desumibili dalle relazioni territoriali di ingegneri, tecnici e scienziati del Regno di Napoli. In considerazione delle esigenze del metodo diacronico e comparativo, la ricerca sarà quindi svolta in tre fasi: nella prima si definiranno i concetti chiave della politica di coesione europea sulla base della letteratura esistente e se ne verificherà la presenza in alcuni documenti di pianificazione territoriale prodotti in ambito regionale e locale, con particolare riferimento a quelli riguardanti la Politica di coesione 2014-20; nella seconda, attraverso la ricerca archivistica (di tipo testuale e cartografico) e bibliografica, si prenderanno in esame documenti del Mezzogiorno preunitario relativi alle problematiche ambientali ed economiche del Regno di Napoli (gestione delle acque, delle foreste, delle infrastrutture, ecc.), cercando di metterne a fuoco i temi-guida e le affinità con le accezioni dell'attuale concetto di coesione territoriale; nella terza e ultima fase si procederà a una comparazione tematico-concettuale tra le parole-chiave della politica di coesione europea e i temi-guida di età preunitaria, individuandone differenze e analogie, per evidenziare criticità remote (in alcuni casi persistenti) e trasformazioni paesaggistico-territoriali degli ultimi tre secoli di alcune zone significative del Mezzogiorno d’Italia.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.590,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaSINISCALCHI Silvia (Coordinatore Progetto)
LA GRECA Fernando (Ricercatore)