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RETORICA E TOPICA NELLA LETTERATURA SLAVOANTICA

Prendendo spunto dal lavoro intrapreso con l'indagine sulla topica e la fraseologia nella letteratura slavoecclesiastica, si proseguirà nell'indagine di un selezionato corpus di testi, in gran parte ascrivibili al genere panegirico-encomiastico e databili alle origini della tradizione paleoslava (IX-X secolo). Materiale privilegiato per la ricerca costituiranno i sermoni panegirici di Clemente di Ocrida e della sua scuola, con saltuari allargamenti ad altri autori della letteratura del tempo (Giovanni l'Esarca, Cosma il Presbitero, Costantino di Preslav, Pietro il monaco).Si prenderenno in considerazione alcuni aspetti specifici dell'organizzazione retorico-stilistica dei testi, in particolare il principio di simmetria (parallelismo sintattico, parison, anafora, omeoteleuto, antitesi, chiasmo, anastrofe, ecc.), alcune figure sonore (paronomasia, polyptoton, allitterazione, assonanza, parechesi) e la disposizione ritmico-musicale della frase (isocolon ecc.). L'elaborata organizzazione del discorso quale emerge dall'analisi dei testi paleoslavi verrà messa in rapporto con la tradizione greca, più precisamente con la letteratura patristica, a cominciare dai testi di Basilio di Cesarea, Gregorio Nazianzeno, Giovanni Crisostomo, senza trascurare alcuni modelli di ascendenza siro-palestinese (ad es. Efrem il Siro). L'altro termine di confronto sarà offerto dalla tradizione biblica (salmica e neotestamentaria), nella quale è ben nota una analoga tendenza alla strutturazione della frase in base a principi di simmetria e parallelismo, anche se sensibilmente differente rispetto ai modelli patristici.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.350,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaDIDDI Cristiano (Coordinatore Progetto)