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GRENZGÄNGE ¿ PASSAGGI DI SOGLIA. ANALISI E INTERPRETAZIONI IN AUTORI CON UNA STORIA DI MIGRAZIONE IN GERMANIA.

Il progetto intende analizzare l’uso della lingua e la traduzione in italiano di autori della scena editoriale e cinematografica tedesca contemporanea. Sempre di più questi autori sottolineano le peculiarità della loro scrittura e rappresentazione scenica rispetto a quelle della loro biografia. E l’uso della lingua tedesca come mezzo espressivo di chi è arrivato alla lingua tedesca per i motivi più diversi, p.es. lavoro, studio, esilio, asilo politico, diventa fondamentale per dare voce ai più originali rappresentanti della cultura tedesca. Inoltre, la continua diversificazione della loro produzione, in termini di generi, stili, temi, contenuti e approcci alle questioni identitarie, provoca dibattiti e controversie tra autori e critici che sono funzionali alla trasformazione culturale della letteratura e cinematografia tedesca contemporanea che così sviluppa le proprie tradizioni intertestuali. La mia analisi presuppone che i testi letterari e filmici successivi alla Wende riflettono delle topografie del pensiero, non in un prevedibile senso nazionale e men che mai etnico. Si tratta piuttosto di luoghi di ripensamento, cioè spazi immaginari in cui si rielabora radicalmente l’orientamento culturale. In tale prospettiva si colloca l’analisi delle (poche) traduzioni italiane delle opere. Se la traduzione può essere definita come la trasposizione di un testo nel suo equivalente semantico e pragmatico nella lingua d'arrivo (House 1997), ogni testo ha le sue peculiarità e va considerato in correlazione al particolare contesto situazionale in cui nasce e in cui poi si traduce. La provenienza temporale, geografica e sociale degli autori presi in considerazione presenta serie difficoltà nella traduzione italiana perché nel nostro paese, soprattutto agli esordi, poco noti sono ad es. gli autori della Chamisso-Literatur (in riferimento al premio riservato agli autori che non hanno il tedesco come lingua materna). L’idea di mettere insieme la comunicazione interculturale, che si basa sulla premessa che le culture differiscono in base ai valori e ai codici comportamentali, e che si interroga sulla conoscenza che abbiamo di noi stessi e degli altri, con la pratica della traduzione di testi di autori con storie di migrazione, è senz’altro originale. Se studiare gli stereotipi e accettare le differenze ci può restituire un’immagine meno convenzionale e più ricca e sfaccettata dell’altro, la traduzione può rappresentare lo strumento privilegiato per esplorare questi fenomeni, grazie al passaggio tra diverse lingue e culture e ai diversi codici, scritto, orale e visivo, che ne derivano. Quindi, nei testi che prenderò in considerazione, cercherò di dimostrare in che maniera il processo traduttivo possa divenire mezzo di rappresentazione, rispettosa o irrispettosa, dell’altro, come essa possa essere utile per spiegare un fraintendimento culturale, o anche in che modo si possano costruire o decostruire stereotipi. L’approccio interculturale può riguardare inoltre la presa di coscienza dei filtri culturali che i traduttori applicano anche inconsapevolmente. La mia analisi traduttiva poggerà sul modello di J. House, che distingue tra overt e covert translation, cioè tra una traduzione esplicitante, che si manifesta per ciò che è, e una traduzione che si pone come un secondo originale, applicando un filtro culturale per adattarsi alle esigenze culturali del pubblico della traduzione. In particolare, l’analisi della traduzione degli intralinguistic and extralinguistic culture-bound referencies (Pedersen 2005), degli elementi culturo-specifici, permette l’esemplificazione di diverse strategie traduttive nel passaggio dalla lingua-cultura di partenza a quella d’arrivo. Negli autori presi in esame il lavoro del traduttore è ancora più difficile perché l’uso della lingua tedesca così contaminato è gravido di conseguenze per la ricezione sia nel paese d’origine sia nel paese in cui viene tradotto.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.350,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaGAGLIARDI Nicoletta (Coordinatore Progetto)
PALERMO Silvia (Ricercatore)