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RE-VISIONI DELLA MODERNITÀ. L¿OPERA DI IRMGARD KEUN

Partendo dai presupposti indicati nella Base di partenza scientifica e dagli studi già condotti dalla responsabile del progetto, si analizzeranno le particolari forme di modernità letteraria negli anni di Weimar in cui si assiste, con i numerosi impulsi che scaturiscono in campo culturale dalla realtà repubblicana, a complesse trasformazioni operate innanzitutto dai nuovi mezzi di comunicazione che modificano sia le forme di rappresentazione culturale che le modalità di percezione della realtà individuale e collettiva. L’«imperativo del cambiamento» (Gumbrecht), caratteristica essenziale e riassuntiva di questa modernità, costringe il singolo e la comunità a mettere continuamente in discussione schemi e progetti, soprattutto nella grande città, Berlino, dove si trovano concentrati i simboli frenetici e demonizzati del cambiamento. Qui la molteplicità di stimoli sensoriali, di offerte comunicative e di possibilità di azione sollecita anche nuove forme di spettacolarizzazione della cultura. Si compie infatti quel radicale mutamento del ruolo e della funzione della letteratura che comporta, come sappiamo, la sua perdita di ‘aura’ e la trasformazione delle sue opere in prodotti di consumo di massa. Tra le numerose forme di confronto/scontro, innovazione e interazione culturale di questi anni meritano un’attenzione particolare quelle che interessano alcune figure femminili nella e sulla grande città che, proprio in questo periodo, fanno la loro comparsa sulla scena letteraria e artistica più in generale. Si tratta di nuove soggettività che si muovono nella metropoli e che in vari modi risentono delle influenze delle icone della cultura moderna, tra cui ad esempio le Girls americane. Le opere di Irmgard Keun "Gilgi eine von uns" e "Das kunstseidene Mädchen" riscuotono un immediato successo di pubblico, per venire poi a lungo ‘dimenticate’ e riscoperte in Germania, insieme alla sua autrice, solo a partire dalla fine degli ’70. Pur rappresentando una forma di Zeitroman, i romanzi non ci offrono un mero rispecchiamento della realtà dell’epoca con tutte le sue influenze, ma una modalità specifica di negoziazione del rapporto tra la rappresentazione e la realtà stessa, che mette in gioco i propri processi di significazione e quelli delle ideologie e dei media dell’epoca. Le protagoniste di entrambi i testi sono giovani donne che si emancipano dall’ambiente di provenienza piccolo-borghese e cercano una loro indipendenza, come quelle junge Frauen che si affacciano in quegli anni nella metropoli tedesca sperimentando le possibilità di vita che si offrono sul modello americano e su quello piuttosto discusso della «Neue Frau». Come nel caso delle protagoniste delle opere del periodo di Weimar, che incarnano il tipo della giovane donna indipendente e non conformista, anche le opere dell’esilio propongono una prospettiva “femminile” apparentemente ingenua che indirizza lo sguardo del lettore sul movimento che costituisce il decorso narrativo fatto di continui spostamenti nel lungo percorso di esilio, esprimendo l'abisso della perdita del senso, lo spaesamento, l'estraneità a se stessi che prelude all'apertura ad un ignoto prima inconcepibile di una esistenza contrassegnata da continui spostamenti, soggiorni in albergo, attraversamento dei confini, congedi, fughe e persecuzioniIn occasione della pubblicazione in Germania della prima edizione completa delle opere di Irmgard Keun nel 2017 il progetto si propone, ricollegandosi alla ricerca internazionale che si è avviata negli ultimi anni sull’autrice, di ricostruire in maniera precisa i diversi aspetti della modernità di questa scrittura per determinare e aprire nuove modalità di esplorazione delle forme narrative (romanzi, diari, lettere) prodotte da Keun in un arco di tempo che va dalla Repubblica di Weimar all’esilio fino al sofferto e controverso ritorno in Germania. Per l’opera dell’esilio ci si ricollega proficuamente ai progetti PRIN in cui la proponente è stata responsabile dell’unità di ricerca salernitana.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.500,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaGHERI Paola (Coordinatore Progetto)
PERRONE CAPANO Lucia (Ricercatore)