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AUTO-INTERESSE MATERIALE E VALORI MORALI NELL¿ECONOMIA COMPORTAMENTALE
L’equilibrio di Nash rappresenta la situazione nella quale si viene a trovare un gruppo se ogni componente fa ciò che è meglio per sé, cioè mira a massimizzare la propria funzione di utilità a prescindere dalle scelte degli avversari; dunque, può essere considerata quella circostanza in cui nessun agente razionale ha interesse a cambiare la propria strategia. Tuttavia, non è detto che l’equilibrio di Nash sia la soluzione migliore per tutti. Infatti, se è vero che in tale equilibrio il singolo giocatore non può aumentare il proprio guadagno modificando solo la propria strategia, è possibile che tutti i giocatori (o una parte di questi) possano aumentare il proprio guadagno allontanandosi congiuntamente da tale equilibrio. È noto, infatti, che l’equilibrio di Nash può non essere un “ottimo paretiano” e, quindi, possano esistere altre combinazioni di strategie che conducono a migliorare il risultato di alcuni senza ridurre l’utilità di altri, o addirittura, ad aumentare il guadagno di tutti (come nel caso del dilemma del prigioniero). L’incremento della complessità assiologica che segue all’inclusione di elementi etici nella descrizione della realtà e al tentativo di porre in essere corrette previsioni della stessa è stato molto efficacemente evidenziato nell’ambito degli studi sulla dicotomia seniana tra interessi e giudizi (Sen 2006). Taluni economisti, grazie anche al supporto delle neuroscienze, hanno promosso, di recente, un diffuso utilizzo di “giochi”, come l’ultimatum game e il dictator game, facendo emergere, tra l’altro, come il primo evochi motivazioni di tipo strategico, mentre il secondo manifesti l’imprescindibile dipendenza da preferenze socialmente condizionate. Numerosi esperimenti in ambito di “behavioral game theory” hanno evidenziato come gli agenti economici siano disposti a rinunciare ad un proprio vantaggio materiale pur di punire la condotta della controparte, considerata iniqua, sovvertendo i canoni tradizionali del comportamento dell’homo oeconomicus, arricchendolo, di ulteriori componenti, quali, ad esempio, quella religiosa, culturale, etica, ecc.La struttura del lavoro prevede, dunque, una prima parte in cui viene effettuata una rassegna della letteratura prevalente sui temi del Dictator e dell’Ultimatum game, e una seconda parte, in cui, dopo aver delineato le ipotesi di ricerca, viene condotto l’esperimento. Con la collaborazione degli studenti di economia, sarà condotto un gioco sperimentale uni-periodale che simula una situazione negoziale non cooperativa che implica il coinvolgimento di due agenti, i quali devono accordarsi sulla spartizione di una data somma di denaro. Il primo giocatore (“pro- ponente”) formula liberamente la sua offerta circa la suddivisione della “torta”, comunicandola all’avversario (“secondo giocatore” o “ricevente” o “decisore”), il quale può accettarla o rifiutarla. Nel primo caso, il decisore percepisce la somma offertagli dal proponente che otterrà la parte restante; nel secondo, invece, nessuno dei due giocatori riceverà nulla. Nel rispetto dell’assunto alla base dell’equilibrio di Nash, ovvero nell’ipotesi in cui i due agenti, orientati alla massimizzazione della propria funzione di utilità, siano guidati esclusivamente dall’auto interesse materiale e, dunque, capaci di prevedere perfettamente la mossa dell’avversario, si dovrebbe configurare una sola soluzione, nella quale il proponente offre una somma infinitesimale al decisore, che accetterà la proposta, poiché migliore dell’alternativa di non ricevere alcunché. Tuttavia, la letteratura preesistente smentisce ampiamente tale ipotesi. Muovendo da tali premesse, la ricerca inserirà nel processo decisionale ulteriori elementi di natura etica o culturale, cercando di confermare la rilevanza degli elementi sociali nei processi di negoziazione economica.Infine, nell’ultima parte del progetto saranno analizzati e discussi criticamente i risultati della ricerca e discusse le implicazioni.
Struttura | Dipartimento di Scienze Aziendali - Management & Innovation Systems/DISA-MIS | |
Responsabile | LOIA Vincenzo | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 2.455,55 euro | |
Periodo | 20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020 | |
Proroga | 20 febbraio 2021 | |
Gruppo di Ricerca | LOIA Vincenzo (Coordinatore Progetto) D'AMATO Antonio (Ricercatore) GUADAGNO DARIO (Ricercatore) MALANDRINO Ornella (Ricercatore) MARINO Vittoria (Ricercatore) SANTULLI ROSALIA (Ricercatore) TESTA Mario (Ricercatore) VITOLO MARIO (Ricercatore) |