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LA COMUNICAZIONE AUDIOVISIVA NELL'ERA DIGITALE

La ricerca sugli audiovisivi nell’era digitale intende verificare condizioni e pratiche di una nuova industria della cultura (non più solo sviluppata nei sistemi tradizionali dell’audiovisivo ma nelle pratiche diffuse online e offline) in grado di modificare il rapporto fra vita quotidiana, immaginario, rappresentazioni simboliche. Intende inoltre scandagliare in profondità in che modo gli audiovisivi, negli attuali media digitali, mutano o condizionano l’idea e il concetto medesimo di realtà.Descrivere e individuare tipologie degli audiovisivi digitali oggi non solo concorre a formare una concezione più adeguata del rapporto fra tecnologia e vita quotidiana, fra sistemi di percezione del mondo e degli altri, e rappresentazione degli ambienti di vita, ma consente di cogliere in che modo gli audiovisivi digitali esplicano una propria capacità di essere in sintonia e in sincronia col cambiamento (talora minimale, ma già disponibile a trasformarsi in pervasivo elemento della vita sociale e della concezione del mondo).La ricerca intende in tal senso sottoporre a verifiche sia concettuali che terminologiche il nodo costituito dal rapporto fra audiovisivi e generazioni, dove queste ultime vanno individuate e ricostruite specialmente sul profilo degli scambi e delle rappresentazioni culturali (in una differenza storica da descrivere, e che la ricerca intende puntualizzare nel confronto fra la generazione dei ventenni nei primi anni novanta e la generazione dei ventenni del 2013).Non c’è dubbio, per esempio - anche grazie alla sterminata dotazione di archivi audiovisivi digitali in rete - che, nel tempo presente, la nozione di “universo filmico” si estende e si contamina irreversibilmente fino a coincidere con le interfacce mutevoli e singolari delle postazioni digitali. Ciò definisce puntualmente l'alveo culturale in cui si forma l'attuale generazione dei ventenni, rispetto a quella di vent'anni prima.Le dinamiche estremamente effervescenti (produzione e consumo) degli audiovisivi digitali (che qualcuno ha chiamato ipercinema, e altri open cinema) per questo impongono una ridefinizione teorica complessiva della medesima nozione di “immaginario”.Si profila una situazione nuova per la sociologia dei processi comunicativi: da un lato un grande e macroscopico cambiamento nei sistemi di produzione e di distribuzione degli audiovisivi; dall’altro, soprattutto, una massa sempre più estesa di comportamenti nello scambio di pratiche di vita e di forme di rappresentazione simbolica che trovano gli audiovisivi al loro centro. La ricerca intende promuovere alcuni itinerari di descrizione teorica della figura del prosumer (produttore-consumatore) di audiovisivi digitali in vari ambiti, ripresi dalle forme più diffuse nelle reti digitali (community di rete, associazioni fra consumatori-fans digitali, categorie empiriche di scambio egualitario di format audiovisivi, produzione e innesco di più avanzate e interattive strategie di marketing e di pubblicità interattiva, emergenti forme di costruzione del senso e nei linguaggi degli audiovisivi digitali). Quest’ultimo aspetto è, per i responsabili e promotori della ricerca, un indicatore particolarmente significativo al quale s'intende dedicare una speciale attenzione: non a caso, sia nei format tradizionali dei blockbusters sia nei film di genere a medio-basso costo, sia negli audiovisivi sperimentali che provengono dal centro e dalla periferia delle aree produttive attestate da almeno un ventennio, emergono tracce evidenti di uno spostamento d’asse generale del rapporto fra mitologie audiovisive e rappresentazioni culturali della contemporaneità.

DepartmentDipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC
FundingUniversity funds
FundersUniversità  degli Studi di SALERNO
Cost2.100,00 euro
Project duration11 December 2013 - 11 December 2015
Research TeamFREZZA Luigi (Project Coordinator)
BRANCATO Sergio (Researcher)
DENUNZIO Fabrizio (Researcher)
IANNONE Rocco (Researcher)
TIRINO MARIO (Researcher)