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LE STORIE D'ITALIA DAL 1945 AD OGGI

Il progetto di ricerca tende ad evidenziare gli elementi di continuità e quelli di trasformazione che si sono prodotti nella rappresentazione della storia d'Italia negli ultimi settant'anni. Negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale ha svolto un ruolo decisivo, nella visione complessiva, il conflitto tra i due blocchi e lo scontro fra comunismo e liberalismo, fra interpretazione marxista e gramsciane e interpretazione prevalentemente crociana della storia d'Italia. Poi, a partire dagli anni Settanta, la Storia d'Italia Einaudi ha rappresentato il tentativo di aprire ad altri orientamenti e metodologie e ad integrare, sulla scia anche della fortuna della rivista "Annales" in Italia, oggetti e aspetti prima trascurati, altre tecniche e metodologie: senza negare, tuttavia, l'influenza di Antonio Gramsci e del Gramscismo, ancora viva ed operante. Fuori da condizionamenti ideologici e da logiche di appartenenza è stata invece la Storia d'Italia UTET, diretta da Giuseppe Galasso, che forse, meglio di altre iniziative analoghe, è riuscita a presentare, per le diverse epoche e le diverse aree di composizione storico-politica della penisola, i risultati più avanzati e aggiornati della ricerca contemporanea. Alla base di quest'opera la visione pluralistica della storia d'Italia che, tuttavia, non ha mai comportato la critica e, tanto meno, la negazione della necessità dell'opzione unitaria successiva al 1860. Gli aspetti originali e innovativi di questa ricerca sono sostanzialmente due. Per la prima volta si offre una considerazione complessiva e organica del problema. Inoltre questa considerazione sarà integrata con le immagini della storia d'Italia che, di tempo in tempo, sono state prevalenti nelle storiografe inglese, americana e francese.