Impatto Sociale | Public Engagement

Realizzazione di una serie di scavi archeologici presso le mura a nord-ovest, ad ovest e a sud est. Questi scavi hanno impegnato studenti della Scuola di Specializzazione e dottorandi di ricerca sotto il coordinamento di personale interno ed esterno all’università di Salerno. Grazie agli scavi è stato possibile avere informazioni cronologiche ma anche di tipo statico sul tratto di mura interessato dall’intervento e quindi consentire un intervento di restauro puntuale da parte dell’impresa che – grazie anche al rilievo svolto sempre dal DiSPaC - è materialmente intervenuta sul manufatto archeologico.

Attività di rilievo archeologico delle mura di Paestum nel tratto di riferimento svolta mediante laser scanner e poi in laboratorio per la conseguente elaborazione. Oltre al rilievo è stato effettuato uno studio geomorfologico con indagini non invasive (geoelettriche) e studi di carattere strutturale. Le attività di rilievo sono state effettuate in collaborazione con l’Università di Bologna con la quale l’Università di Salerno aveva stretto una convenzione. Oltre al rilievo delle mura sono state schedati e stoccati i blocchi di crollo alcuni di questi poi ricollocati sulle cortine murarie, altre stoccate in prossimità delle mura. Inoltre il DiSPaC ha realizzato una nuova rete topografica della città di Paestum poi messa a disposizione del Parco Archeologico di Paestum e Velia. Le attività svolte hanno consentito al Parco Archeologico di Paestum di procedere al restauro e alla valorizzazione di una delle cinte meglio conservate del mondo antico e di accrescerne le conoscenze con un note

Il progetto e l'esito di una manifestazione di interesse bandita dal Parco Archeologico di Paestum nell'ambito di un progetto PON finalizzato alla RIQUALIFICAZIONE, RESTAURO ED ADEGUAMENTO FUNZIONALE FINALIZZATIALL'IMPLEMENTAZIONE DELL'OFFERTA DI VISITA, AL MIGLIORAMENTO DELLAFRUIZIONE IN SICUREZZA E DELL'ACCESSIBILITÀ, AL CONTENIMENTO DELFABBISOGNO ENERGETICO DELL'AREA COMPRENDENTE LA CINTA MURARIA DAPORTA AUREA A TORRE 18 E LE INSULAE IS (4-6), IS (6-8), IS (8-10), IS (10-12). Nel dettaglio l'attività dell'università consiste i un rilievo di dettaglio delle mura, anche con rappresentazione in 3D, da utilizzare non solo per i fini del progetto (restauro e riqualificazione) ma anche per tutte le forme possibili di fruizione e valorizzazione.

Il progetto nasce con l’obiettivo di raccontare usi, costumi e cultura popolare della città di Eboli attraverso la riscoperta della maschera di “Zezo”. Nell’ambito dell’iniziativa, sono previste una serie di azioni che, partendo da un’interpretazione storico antropologica della maschera, dall’attenzione etnografica alla cultura popolare degli anni della sua diffusione e dall’aumento della sua riconoscibilità sul territorio, sono finalizzate a valorizzare e promuovere l’identità locale.

SERVIZIO DI CATALOGAZIONE E ASSISTENZA SCIENTIFICA ALLO SCAVO ARCHEOLOGICO nell'ambito delle attività di RIQUALIFICAZIONE,, RESTAURO ED ADEGUAMENTO FUNZIONALE FINALIZZATI ALL'IMPLEMENTAZIONE DELL'OFFERTA DI VISITA, AL MIGLIORAMENTO DELLA FRUIZIONE IN SICUREZZA E DELL'ACCESSIBILITÀ, AL CONTENIMENTO DEL FABBISOGNO ENERGETICO DELL'AREA COMPRENDENTE LA CINTA MURARIA DA PORTA AUREA A TORRE 18 E LE INSULAE IS(4-6), IS(6-8), IS(8-10), IS (10-12).

Pubblicazione del primo bilancio sociale di Paestum e presentazione al pubblico.

Digitalizzazione dell’opera Teatro di Raffaele Viviani (a cura di Guido Davico Bonino, Antonia Lezza, Pasquale Scialò, 6 v., Napoli, Guida, 1987-1994) e pubblicazione dell’edizione digitale nell’archivio aperto ELEA dell’Università di Salerno. L’attività si è svolta nell’ambito del progetto Cantieri Viviani, finanziato dalla Regione Campania e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival.

Il progetto Ancient Appia Landscapes svolge dal 2001 indagini e ricerche nel territorio beneventano con l’obiettivo di ampliare le conoscenze storiche e archeologiche e di riconoscere le dinamiche insediative e di popolamento lungo la via Appia nel territorio sannita, con particolare attenzione ai fenomeni ambientali e alle attività socioeconomiche e produttive. Congiuntamente al percorso di ricerca, il progetto ha avviato attività di diffusione e comunicazione degli esiti della ricerca e di valorizzazione del territorio oggetto di indagine, nel quadro degli orientamenti e delle indicazioni contenuti nella Convenzione di Faro. Attraverso una serie di idee progettuali e protocolli di intesa si è puntato alla promozione e alla fruizione del tessuto rurale, facendo risaltare non solo il rapporto tra ambiente e Comunità, ma anche le componenti culturali quali risorse funzionali allo sviluppo sostenibile. L’idea di fondo è quella di mettere a disposizione democraticamente i risultati della

Il Certame svolge una funzione di raccordo tra università e scuola, ricerca e didattica, oltre a costituire un momento di diffusione e attivazione della conoscenza tramite lezioni di esperti a studenti, e tramite pubbliche manifestazioni (concerti, recite, mostre, dibattiti).

Definizione di itinerari culturali; realizzazione di schede informative, corredate di documentazione fotografica, relative ai beni archeologici dei siti ricadenti negli itinerari; trasferimento delle informazioni in un web gis.

Il bilancio sociale del Parco Archeologico di Paestum per gli anni 2016-2018 è un documento consuntivo che fornisce informazioni sui diversi aspetti dell’attività svolta dal Parco, non limitandosi alla dimensione economico-finanziaria, ma investendo anche la sfera sociale e ambientale. Il documento illustra la mission e i valori di fondo dell’ente, opportunamente declinati attraverso l’analisi delle relazioni sociali. Il bilancio sociale è rivolto non solo agli addetti ai lavori, ma anche ai destinatari dell’attività svolta, alla comunità locale e alla collettività in generale. In tal senso rappresenta uno strumento di comunicazione utile al processo decisionale degli organi di governo.