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Contemplare/abitare: la natura nella letteratura italiana

Giovedì 14 settembre si aprirà il XXVI Congresso Nazionale dell'Associazione degli Italianisti (ADI), dal titolo "Contemplare/abitare: la natura nella letteratura italiana".

Il Congresso - in programma a Napoli fino al 16 settembre - è organizzato dalle Università campane: "Federico II", "L'Orientale", "Unisa" - Università degli Studi di Salerno, "Suor Orsola Benincasa" e Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli".

L’Associazione degli Italianisti propone quest’anno a tutte le studiose e gli studiosi della nostra letteratura l’attraversamento in tre tappe delle principali questioni collegate alla percezione e alla rappresentazione del paesaggio.
La prima tappa prevede l’assestamento dei metodi di lettura e dei problemi teorici posti dai concetti di paesaggio e ambiente, oggi così attuali: dalla “filosofia del paesaggio” evocata da Georg Simmel alla dialettica fra natura e storia (si pensi al tema delle ‘rovine’), dall’ecocritica alle interazioni con arti visuali, cinema, musica.
La seconda tappa percorre l’arco che va da Petrarca, cui molti attribuiscono addirittura l’“invenzione del paesaggio”, alla fondamentale svolta avvenuta nella sensibilità europea a cavallo tra Sette e Ottocento. Senza contare i risvolti sociali e politici, che hanno fatto della rappresentazione dell’ambiente esterno una sorta di grande ritratto collettivo, spesso rivelatore delle ragioni culturali, morali, estetiche che innervavano il modo di concepire la realtà.
L’ultima tappa è infine dedicata alla contemporaneità, e alle sue radici tra tardo Ottocento e Novecento, quando l’impatto tecnologico sugli ambienti fisici e antropici è diventato massiccio, cambiando radicalmente sia la percezione che la rappresentazione degli spazi, facendo emergere le ferite della Storia e i profondi rivolgimenti della società, col suo profondo impatto sul mondo naturale.
In una fase storica in cui si è venuta affermando l’espressione “antropocene”, che suggerisce quanto rilevante sia il contributo degli esseri umani alla stessa configurazione dell’ambiente, l’Associazione degli Italianisti intende dunque portare l’attenzione sulla capacità che la letteratura ha non solo di raccontare la cronaca, di rappresentare ‘quel che sta succedendo’, ma di plasmare le nostre concezioni, e di farci riflettere criticamente sui processi e le contraddizioni della storia. Perché ogni discorso sulla natura nasconde sempre dentro di sé un discorso sulla storia presente. Accanto alle due serie di conferenze plenarie e alle due tavole rotonde conclusive, il Congresso ospiterà panel e contributi in cui le studiose e gli studiosi potranno liberamente confrontarsi su importanti prospettive di ricerche, di tipo tematico, formale, storico-culturale, metodologico, tra le quali:

  • la rappresentazione della natura e del paesaggio nelle opere della letteratura italiana;
  • il rapporto tra percezione estetica del paesaggio, sua elaborazione culturale e rappresentazione letteraria;
  • gli snodi storiografici, con attenzione alle periodizzazioni storico-letterarie e ai mutamenti del paesaggio;
  • retorica, generi letterari e rappresentazione del paesaggio;
  • ecocritica e geocritica, tra letteratura ed ecologia;
  • paesaggi ‘altri’, in movimento, sonori, cosmici, virtuali, futuri.

Il Programma della tre giorni è disponibile sul sito web del Congresso.

Di seguito la Locandina dell'evento.



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