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La ricerca di senso, in particolar modo dinanzi ad esperienze limite come quelle relative allo stato di coma profondo, si arena dinanzi a fenomeni inspiegabili dal punto di vista scientifico. L’esperienza del prof. Carlo Jovine, autore del testo intitolato "Testimone di miracoli: tra scienza e fede", indaga dal punto di vista scientifico alcuni di questi episodi, aprendo la riflessione ad un dato coscienziale non immediatamente riconducibile a dati scientifici.

La lettura del testo è stata una provocazione che ha aperto a delle riflessioni più ampie sul senso dell’esercizio medico e sulla dimensione antropologica che ha attinenza con un dato “spirituale” ampio. È nata così la necessità di proporre tali riflessioni ad un pubblico più vasto, offrendo degli spunti di pensiero che toccano trasversalmente riflessioni medico-scientifiche, filosofico-antropologiche e anche teologiche.

L’iniziativa vuole essere una giornata di studio partendo proprio dal testo del prof. Jovine, coinvolgendo alcuni docenti UNISA e degli Istituti Teologici presenti sul territorio Salernitano. Si propone quindi una iniziativa culturale ad ampio raggio che sia in gradi di tenere insieme varie discipline scientifiche e umanistiche, in cui riflettere insieme su tali fenomeni e aprire prospettive di ricerca che hanno una interessante commistione tra medicina, filosofia e teologia.