INGEGNERIA CIVILE

Immatricolazioni INGEGNERIA CIVILE

StrutturaDIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE
Anno Accademico2016/2017
Tipo di CorsoCORSO DI LAUREA MAGISTRALE
NormativaD.M. 270/2004
Anni2
Crediti120
ClasseLM-23 - Classe delle lauree magistrali in Ingegneria civile

Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile, insieme al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio, ai Corsi di Laurea in Ingegneria Civile ed in Ingegneria Civile per l'Ambiente ed il Territorio e al Corso di Laurea Quinquennale a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura è gestito dal Consiglio Didattico del Dipartimento di Ingegneria Civile; si inquadra nella classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Civile (classe LM23) sancite dal D.M. 270/04 e dal D.M. 16 marzo 2007, che ne definiscono gli obiettivi formativi qualificanti e le attività formative indispensabili.

Nell'Ateneo Salernitano il CdS in Ingegneria Civile è nato nell'A.A. 1998-99, quando nella Facoltà di Ingegneria è stata avviata in fase sperimentale la riforma dell'Ordinamento Universitario Nazionale.

Già nel 1972 era stato inaugurato il biennio di studi di Ingegneria presso la Facoltà di Scienze in Salerno; nel 1983, a seguito della decisione di decongestionare la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Napoli “Federico II” e considerato che molti studenti iscritti alla Facoltà di Ingegneria provenivano dalle province di Salerno e Avellino, fu istituita a Baronissi (SA) la Facoltà di Ingegneria che comprendeva due corsi di Laurea: Ingegneria delle Tecnologie Industriali e Ingegneria Civile per la Difesa dell'Ambiente e del Territorio.

Nell'A.A. 1990-91 il Corso di Laurea in Ingegneria Civile per la Difesa dell'Ambiente e del Territorio, a seguito del grande aumento degli iscritti, veniva trasformato in Corso di Laurea in Ingegneria Civile prevedendo percorsi formativi corrispondenti a tre orientamenti: Edile, Idraulica e Strutture.

Evidentemente, l'esperienza maturata su tali Corsi di Laurea, unita a quella condotta nella progettazione e nella gestione del Diploma di Laurea in Ingegneria delle Infrastrutture, attivato nell'A.A. 1992-93, è stata di prezioso aiuto nella progettazione della nuova offerta formativa che prevede sia la Laurea triennale in Ingegneria Civile che la Laurea Magistrale.

Storicamente l'ingegnere civile si presenta nel panorama professionale come un tecnico che, per la sua versatilità, riesce a inserirsi in molteplici attività lavorative; non a caso, le fonti ISTAT lo hanno sempre collocato tra le figure con più alto placement.

Il corso di studio mira ad un approfondimento delle conoscenze principalmente nei seguenti settori:

- progettazione, analisi, realizzazione e controllo delle strutture in ambito civile e industriale;

- riabilitazione delle strutture civili ed industriali, anche con riferimento agli edifici di particolare interesse;

- progettazione, manutenzione, controllo e ripristino di opere infrastrutturali, quali strade e ponti, opere idrauliche e opere di fondazione.

Il percorso formativo prevede un primo anno di base, che privilegia l'acquisizione di conoscenze specifiche nell'ambito dell'Ingegneria civile e discipline affini, anche completando e approfondendo quanto già appreso nel corso di laurea triennale. Conoscenze specifiche in particolari settori sono poi trasmesse negli insegnamenti dedicati nel II anno del corso di studio, in modo da formare un laureato capace di muoversi con competenza nei diversi settori dell'Ingegneria civile.

Recentemente la Rete Europea per l'Accreditamento dei Corsi di Studio in Ingegneria (ENAEE) ha certificato la qualità, secondo lo standard Europeo EUR-ACE, di questo corso di studi. Tale riconoscimento pone l'Università di Salerno come unico Ateneo del Centro-Sud ad avere ottenuto l'accreditamento per l'alta qualità degli studi.

L'accreditamento EUR-ACE definisce una serie di standard che permettono di identificare l'alta qualità degli studi di Ingegneria in Europa e nel mondo. L'accreditamento EUR-ACE, unito ai recenti risultati della Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR 2004-2010), conferma l'elevato livello della didattica e della ricerca effettuata dai docenti del Corso di Studi.

Il profilo professionale è quello di un Ingegnere Civile

Funzione nel contesto lavorativo

Il CdS intende formare una figura professionale che sia in grado di operare con autonomia ed all’interno di gruppi di lavoro anche in posizioni di coordinamento in uno degli ambiti di tradizionale competenza per l’Ingegneria Civile (progettazione architettonica, progettazione di strutture ed infrastrutture, progettazione e gestione di opere idrauliche, progettazione di sistemi di trasporto).

La preparazione fornita permette all’Ingegnere civile magistrale di operare ai più alti livelli nella libera professione, nel mondo industriale e nelle imprese, nella pubblica amministrazione, anche a livello internazionale. Tale preparazione consente, tra l’altro, al laureato magistrale in Ingegneria Civile di accedere con profitto al terzo livello di formazione in una Scuola di dottorato.

Competenze associate alla Funzione

In relazione alle funzioni che il laureato magistrale in Ingegneria Civile potrà sviluppare nei diversi contesti lavorativi in cui potrà essere inserito, le competenze che verranno acquisite nel Corso di Studi si possono sintetizzare come segue:

•competenze nell’ambito della progettazione, analisi, realizzazione e controllo delle strutture in ambito civile e industriale;

•competenze nell’ambito della riabilitazione delle strutture civili ed industriali, anche con riferimento agli edifici di particolare interesse;

•competenze nella progettazione, manutenzione, controllo e ripristino di opere infrastrutturali, quali strade e ponti, opere idrauliche e opere di fondazione.

In particolare è capace di applicare le conoscenze acquisiste nel Corso di Studi per:

•progettare sistemi complessi, integrando soluzioni, basate su tecnologie diverse;

•articolare studi, anche di elevata complessità, tesi a valutare il rapporto costo/benefici, raffrontando diverse soluzioni ad un dato problema;

•aggiornare le proprie conoscenze rispetto allo stato dell'arte della tecnologia nel settore civile, con particolare riferimento agli ambiti della Geotecnica e delle Strutture;

•comunicare e trasferire le proprie conoscenze tecniche al proprio gruppo di lavoro;

•rapportare la realizzazione di sistemi alle normative vigenti, verificando il rispetto dei vincoli di legge.

Sbocchi Professionali

Gli sbocchi occupazionali sono legati a quegli ambiti lavorativi in cui si progettano e sviluppano prodotti e sistemi nell'ambito Civile, ovvero:

- Uffici Tecnici di Enti pubblici (Comuni, Province, Regioni);

- società di costruzioni;

- studi professionali e società di ingegneria;

- laboratori di prove su materiali;

Inoltre, va considerato come possibile sbocco lavorativo la libera attività professionale per il cui esercizio, essendo richiesta l'iscrizione all'albo professionale degli ingegneri, è necessario il superamento dell'esame di stato.

Ingegneri edili e ambientali2.2.1.6.1
Ingegneri idraulici2.2.1.6.2
Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze ingegneristiche civili e dell’architettura2.6.2.3.1
Francesco ASCIONE
Valentino Paolo BERARDI
Giulio Erberto CANTARELLA
Leonardo CASCINI
Sabatino CUOMO
Ciro FAELLA
Geminiano MANCUSI
Rosario MONTUORI
Antonio NESTICO'
Dario PEDUTO
Luigi PETTI
Eugenio PUGLIESE CARRATELLI
Valentino Paolo BERARDI
Giacomo VICCIONE
Ciro CALIENDO
Giulio Erberto CANTARELLA
Vincenzo PILUSO
Ciro FAELLA
Francesco ASCIONE
Pierluigi FURCOLO
Vincenzo BELGIORNO
Geminiano MANCUSI
Enzo MARTINELLI
Antonio NESTICO'
Vittorio BOVOLIN
Gianvittorio RIZZANO
Leonardo CASCINI
Eugenio PUGLIESE CARRATELLI
Settimio FERLISI
Paolo VILLANI
Maria Nicolina PAPA
Luigi PETTI
Rosario MONTUORI
Sabatino CUOMO
Vincenzo NADDEO
Antonia LONGOBARDI
Gennaro Calabrese
Leonarda Luongo
Flora Arricchiello
Catello Gargiulo
Alessandro D'Ambrosio
Vittorio Marino
Alessio Zambrano
Michele Vignuoli
Carmine Petrazzuolo
Fonte AVA-SUA
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