Lettera di presentazione

Gender Equality Plan Lettera di presentazione

Piano per la parità di genere (Horizon 2020 – R&I PEERS)

Dal primo maggio 2018, l’Università degli Studi di Salerno è alla guida del Progetto Europeo R&I PEERS (Grant Agreement n. 788171) Piloting experiences for improving gender equality in research organisations, finanziato dalla Commissione Europea nel quadro di Horizon 2020 (Call: Science with and for Society, H2020-SwafS-2017-1).

Il Progetto vede coinvolti, oltre all’Università degli Studi di Salerno (d’ora in poi, UNISA), supportata dal Centro interdipartimentale per gli Studi di Genere (d’ora in poi, OGEPO), i seguenti 9 Enti e Istituti Internazionali: Cyprus Neuroscience and Technology Institute (Cipro), Consiglio Nazionale delle Ricerche (Italia), Confidustria Salerno (Italia), Centro de Investigación Cooperativa en Nanociencias (Spagna), MIGAL Galilee Research Institute LTD (Israele), Digital Leadership Institute (Belgio), ZRC SAZU Institute of Culture and Memory Studies (Slovenia), National Agency for Scientific Research Promotion (Tunisia) e General Secretariat For Family Policy and Gender Equality (Grecia).

L’obiettivo di R&I PEERS è quello di realizzare ed implementare dei Gender Equality Plans (GEPs) in sette delle dieci organizzazioni di ricerca coinvolte [1], con lo scopo di assicurare, attraverso una serie di azioni mirate e definite in ogni GEP, una piena partecipazione di uomini e donne alla ricerca scientifica e alla vita organizzativa degli Enti di ricerca afferenti al Progetto. Ogni Gender Equality Plan è stato formalmente adottato dalla Governance di ciascuna Organizzazione di ricerca. Il GEP di UNISA, delineato con l’obiettivo di garantire le pari opportunità per la valorizzazione del benessere della nostra Comunità, dopo essere stato approvato dall’OGEPO e dal CUG UNISA, nei rispettivi Consigli, svoltisi entrambi in data 29 ottobre 2018, è stato approvato, dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, il 6 e 7 marzo 2019.


[1] Le sette organizzazioni di ricerca che realizzeranno il GEP sono: Cyprus Neuroscience and Technology Institute (Cipro), Centro de Investigación Cooperativa en Nanociencias (Spagna), MIGAL Galilee Research Institute LTD (Israele), ZRC SAZU Institute of Culture and Memory Studies (Slovenia), National Agency for Scientific Research Promotion (Tunisia), General Secretariat For Family Policy and Gender Equality (Grecia) e l’Università degli Studi di Salerno (Italia).

Il progetto R&I PEERS e l’Università degli Studi di Salerno

Per quanto riguarda UNISA, unica Università pubblica di tutto il Consorzio di R&I PEERS, la realizzazione di questo Progetto si inserisce in un terreno particolarmente fertile, del tutto pronto ad affrontare questa sfida.

Raccogliendo l’esperienza maturata dall’Università, grazie all’OGEPO (dal 2011) e al CUG (dal 2014), nel campo delle pari opportunità e del benessere sul luogo di lavoro, e in conformità con le “Indicazioni per azioni positive del MIUR sui temi di genere nell’Università e nella Ricerca” (2018), il GEP mira a integrare la didattica e la ricerca nell’ottica dei Gender studies e della Gender equality. Pertanto, non si tratta di un progetto per le donne ma di un progetto per tutto il personale e per gli studenti e le studentesse, al fine di assicurare pari opportunità, migliorare il benessere delle persone e, non da ultimo, fare dell’Università di Salerno un modello di ‘best practice’ sul piano nazionale ed europeo. Le pari opportunità non sono intese soltanto nell’ottica di genere ma includono il diversity nelle sue molteplici accezioni.

Il Gender Equality Plan dell’Università degli Studi di Salerno

Strutturato in 5 (cinque) aree target, il GEP prevede un insieme di azioni strategiche la cui effettiva realizzazione, entro un arco temporale ben preciso (dal 2019 al 2022), sarà monitorata in progress da indicatori e sarà sottoposta a valutazione esterna da parte dei membri dell’Advisory Board internazionale, nominato dalla Commissione Europea.

Si descrivono le AREE TARGET:

  1. Affermazione della prospettiva di genere nella ricerca e nella didattica
    Quest’area target prevede 7 (sette) azioni strategiche tra le quali: a) diffusione e analisi di un questionario per ricercatori/trici e professori/esse per l’inclusione della prospettiva di genere nella ricerca e nella didattica con particolare attenzione alle discipline STEM; b) realizzazione di workshops per studenti/esse (Laurea Magistrale), dottorandi/e e ricercatori/trici sulle modalità di inclusione della prospettiva di genere nei propri progetti di ricerca; c) promozione di insegnamenti a scelta libera per gli studenti relativi ai Gender studies in vari settori disciplinari; d) inserimento di un insegnamento interdisciplinare sulla Gender equality nell’offerta formativa di tutti i corsi di dottorato dell’Ateneo; e) premi per studi e ricerche, che includano una dimensione di genere nella ricerca anche ricorrendo ad attività di fundraising; f) incontri di orientamento per studenti e per studentesse delle scuole superiori per promuovere la presenza femminile negli studi e nelle professioni nell’area STEM; g) attivazione di un master sulla Leadership femminile e la Diversity Opportunity.

  2. Rafforzamento delle misure di conciliazione lavoro-famiglia
    Quest’area target terrà conto, come base di partenza, anche del lavoro svolto per il progetto UNISA-OGEPO del 2013-15 “ConciliAzioni. Interventi di sostegno ai tempi di vita e di lavoro delle donne lavoratrici (P.O.R. CAMPANIA FSE 2007.2013 ASSE II OCCUPABILITÀ - Obietti­vo f). Il target prevede 6 (sei) azioni strategiche tra le quali: a) creazione di stanze ad hoc/postazioni per l’allattamento, il tiraggio del latte, il cambio dei pannolini; b) progettazione e realizzazione di un’area studio ad hoc per le figlie e i figli (6-14 anni) dei dipendenti UNISA; l’individuazione di spazi adatti alla creazione di una ludoteca per i figli e le figlie dei/delle dipendenti e dei/delle studenti/esse; c) rafforzamento del già esistente Summer camp per le figlie e i figli dei dipendenti UNISA, assicurando in particolare il servizio mensa e l’orario di apertura nel corso di tutta la giornata lavorativa dei genitori; d) individuazione di modalità di lavoro agile, più congeniali alla conciliazione dei tempi (i.e. telelavoro, smartworking, lavoro flessile); e) incentivazioni volte a supportare le giovani studiose con figli/e al seguito durante periodi di ricerca all’estero; f) servizi di promozione del benessere lavorativo e organizzativo per i/le dipendenti UNISA.

  3. Introduzione del corretto uso del linguaggio di genere
    Quest’area target prevede 2 (due) azioni strategiche – anche grazie all’utilizzo delle linee guida per il corretto uso del linguaggio di genere della CRUI - per lo screening della comunicazione istituzionale e dei documenti interni di UNISA al fine di verificarne il rispetto del linguaggio di genere e attuare una selezione di documenti amministrativi, in linea con le indicazioni nazionali e con le attività programmate dall’OGEPO e il CUG UNISA fin dal 2014. Si avvierà inoltre una revisione di tutta la toponomastica dei due Campus universitari inserendo i nominativi di donne protagoniste della Storia, della Cultura, della Scienza in campo locale, nazionale e internazionale.

  4. Diffusione della cultura di genere nell’Università di Salerno
    Quest’area target prevede 5 (cinque) azioni strategiche tra cui: a) elaborazione di un questionario sulle pari opportunità per tutti i/le dipendenti dell’Università; b) realizzazione del secondo Bilancio di genere; c) promozione del sito web di R&I PEERS (in: Sito UNISA, sito OGEPO, Social); d) rafforzamento di iniziative e seminari sul contrasto alla violenza di genere; e) coinvolgimento delle Associazioni studentesche nelle diverse attività.

  5. Riduzione del divario di genere negli organi decisionali
    Quest’area target prevede 3 (tre) azioni strategiche: a) analisi di indicatori statistici annuali della progressione di carriera delle ricercatrici e dei ricercatori b) attività di sensibilizzazione sull’importanza della presenza delle donne nelle posizioni direttive, nei boards (CDA e Senato Accademico) e nelle Commissioni di valutazione; c) attività di supporto alle candidature femminili negli Organi decisionali dell’Università, anche con la richiesta dell’introduzione di un sistema di quote.
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