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ECHI STRAVINSKIJANI NEL TEATRO ITALIANO CONTEMPORANEO

L’Histoire du soldat conta diversi allestimenti importanti nel corso del Novecento, giocati spesso su un tentativo di attualizzazione della vicenda, originariamente collocata da Ramuz sullo sfondo della Prima Guerra Mondiale. Lo spettacolo andato in scena nel 1995 in anteprima mondiale al Festival di Avignone con la regia di Gigi Dall’Aglio, Giorgio Barberio Corsetti e Mario Martone costituisce un esperimento particolarmente interessante per due motivi: in primo luogo per il copione, ispirato ad una sceneggiatura che Pier Paolo Pasolini trae dall’Histoire du soldat di Stravinskij a partire dal 1972 con l’intento, poi stroncato dalla morte violenta del regista, di realizzare un film interpretato da Ninetto Davoli e diretto da Giulio Paradisi. In secondo luogo perché lo spettacolo teatrale è concepito in tre segmenti, ciascuno dei quali è affidato ad uno dei tre registi e costituisce quindi un’occasione preziosa per analizzare, confrontare e distinguere lo stile di Dall’Aglio, Barberio Corsetti e Martone. Della lunga sceneggiatura scritta da Pasolini è stato finora pubblicato nella raccolta di scritti pasoliniani Per il cinema, edita da Mondadori nel 2001, solo un episodio intitolato Il capo della televisione. Il dattiloscritto completo giace attualmente presso la Cineteca di Bologna e in particolare presso il Centro Studi-Archivio Pier Paolo Pasolini istituito qualche anno fa per raccogliere e conservare i materiali conservati dall’attrice Laura Betti fino alla sua morte. La ricerca muoverà dunque dall’Archivio Pasolini e dalla lettura analitica della sceneggiatura nella sua stesura integrale, per rilevare le differenze e le mutazioni di senso attuate da Pasolini rispetto all’originale stravinskijano e spiegarne le ragioni teoriche. Successivamente, per analizzare lo spettacolo sarà necessario esaminare la registrazione video e i materiali custoditi presso l’Archivio del Teatro Stabile di Parma, coproduttore, insieme al Teatro Stabile dell’Umbria, dell’allestimento in questione. Per un’attenta ricostruzione dello spettacolo sarà infine indispensabile raccogliere una cospicua rassegna stampa relativa sia alla prima mondiale, realizzata ad Avignone in occasione del Festival nel 1995, sia alla tournée compiuta nella stagione 1996-1997 nei teatri italiani. Il saggio finale, che raccoglierà gli esiti della ricerca, potrà così mettere in luce gli echi dell’opera stravinskijana, pur filtrata dalla visione pasoliniana, nell’attività di tre registi che a diverso titolo, con modalità e gradazioni diverse, sono stati protagonisti della sperimentazione teatrale italiana fin dagli anni Settanta.

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.450,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Proroga10 dicembre 2016
Gruppo di RicercaEGIDIO Aurora Maria (Coordinatore Progetto)