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SISTEMI DIDATTICO-TECNOLOGICI PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALIZZANTE

La ricerca “Sistemi didattico-tecnologici per la formazione professionalizzante” intende concepire un articolato modello metodologico e tecnologico di supporto alle attività di formazione professionalizzante, così come previste dal Testo Unico sull’apprendistato, che funga da raccordo tra giovani, territorio, imprese ed università.Il progetto biennale sarà sviluppato in due fasi.Durante la prima fase si intende studiare ed analizzare la letteratura scientifica del settore per approfondire gli aspetti metodologici e tecnologici, individuare i contesti di impiego ed analizzare le potenzialità e i limiti applicativi delle tre modalità di utilizzo della tecnologia più esaminate ed applicate a livello internazionale nell’ambito della formazione professionalizzante.Si tratterà di approfondire gli studi e le ricerche sull’e-learning come affiancamento e completamento dell’esperienza diretta in azienda (Hixon & So, 2009), di capire il ruolo che assume la piattaforma per la comunicazione con il mentore e con gli altri apprendisti, e di indagare le scelte metodologiche e tecnologiche soprattutto in relazione alle risorse specializzate per la formazione (video e/o audio lezioni, podcasting, dispense in formato digitale, studio di caso, ecc).Inoltre, si approfondiranno gli studi e le ricerche sul teleapprendistato (Levin, 1990; Teles, 1993), esaminando gli aspetti metodologici e tecnologici, individuandone i contesti di impiego ed analizzando le potenzialità e i limiti applicativi dei due principali approcci all’apprendistato online: online mentorship e peer collaboration, solitamente e solidamente integrati. Durante la prima fase si studieranno anche le esperienze sperimentate di “praticantato virtuale” (Zibit & Gibson, 2005) per individuare le affordances degli scenari simulati per l’apprendistato, per identificare il valore aggiunto in termini di apprendimento dei modelli astratti di realtà aziendali, per mettere in luce le potenzialità, i limiti e l’eventuale sostenibilità del praticantato virtuale che, a differenza delle prime due modalità (e-learning, teleapprendistato), richiede tecnologie anche troppo sofisticate e costose.Da tale studio dei più innovativi modelli metodologici e tecnologici elaborati in ambito internazionale a supporto delle attività di formazione professionalizzante si attendono preziose indicazioni che consentiranno, nella seconda fase, di progettare un modello didattico-tecnologico capace di adattarsi e rispondere efficacemente alle esigenze del sistema italiano così come delineate dal Testo Unico sull’apprendistato.